Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
Più che l'ingegno manuale, che pure non gli manca, ciò che stupisce di Chuck Noland è la forza mentale. Una forza mentale più pratica che filosofica, che si adatta a tutte le situazioni sfavorevoli. Che sia questo il motivo del successo planetario dell'homo sapiens? Voto: 7-
Più che l'ingegno manuale, che pure non gli manca, ciò che stupisce di Chuck Noland (Tom Hanks), novello Robinson Crusoe naufragato su un'isola deserta, è la forza mentale. È vero che per non impazzire deve inventarsi un amico immaginario, il celebre pallone Wilson, saggio escamotage filmico per risparmiarci due ore di cinema muto (come ne La Tartaruga rossa, ad esempio). Addirittura, in un momento di debolezza progetta il suicidio (ed è la parte meno credibile di tutta la trama, secondo me, tanto che il film ci ritorna sopra più volte, quasi per convincerci). Ma nei fatti Noland si attiene scrupolosamente alla propria massima: "Continua a respirare!".
E lo fa sia nella disperata solitudine del naufrago, sia nella folle idea di evadere a bordo di una zattera (molto attuale in questi decenni di barconi, non trovate?), sia soprattutto di fronte alla madre di tutte le sconfitte, quella amorosa. Continua a respirare.
Una forza mentale che non è tanto filosofica quanto pratica e che, perciò, si adatta a tutte le situazioni sfavorevoli. Che sia questo il motivo del successo planetario dell'homo sapiens?
Voto: 7-
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta