Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
Bel film, solo un po' lento
La storia di Robinson Crusoe, rivisitata in chiave moderna.Ingegnere in carriera, precipita con il suo aereo in alto mare, si salva miracolosamente e approda su un'isola deserta.Tom Hancks eccelso.Ciò detto e premesso sinteticamente,si possono approfondire i tanti e stimolanti temi che questo film propone agli spettatori.La solitudine forzata, in tempi di "social", per una persona abituata a convivere con tante altre, diventa una dolorosa condanna ed espone a squilibri psicologici, che possono anche spingere all'alienazione totale e in definitiva alla follia.L'unico compagno del protagonista diventa una palla, da lui stesso dipinta con fattezze di uomo, che chiama Wilson,la umanizza a tal punto che quando in un momento di irascibile lucidità la butta via,si sente costretto a recuperarla e addirittura a chiederle scusa.Poi, si dice che il bisogno aguzza l'ingegno ed è vero,Tom Hancks, è costretto a imparare la caccia e la pesca per nutrirsi, si arrangia come può per trovare qualcosa da indossare per proteggersi dal freddo notturno e dal caldo diurno e si costruisce un rifugio dove poter dormire la notte.Quello che nella vita ordinaria si da per scontato, in una situazione estrema come quella, diventa invece qualcosa da conquistare passo dopo passo.Tutta la vita va ridisegnata,cambiano i ritmi ,il tempo acquista una nuova dimensione, il protagonista deve integrarsi e convivere con la natura selvaggia,il rapporto con l'habitat diventa fondamentale per la sopravvivenza. Il film è accurato e ben fatto,tuttavia è un tantino prolisso e a tratti pesante.Forse il regista poteva alleggerire il lavoro,sfrondandolo di alcune sequenze non indispensabili, ma nel complesso è più che godibile.
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