Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
Apologo sulla precarietà dell'essere e soprattutto dell'avere, ma anche sulla necessità (e possibilità) di sopravvivere in condizioni estreme, ma anche di vivere in quelle di partenza. Ben sostenuto dalla prova di Tom Hanks, capace di recitare dialogando con un pallone da volley, il racconto funziona, diventando leggermente più convenzionale soltanto nel finale. È ovvio scomodare il Robinson Crusoe, ma a me viene in mente anche Il signore delle mosche, laddove Wilson potrebbe tenere la parte di Venerdì ed anche della testa di cinghiale del romanzo di Golding, rappresentando, alla fine, l'ultimo legame con il mondo di provenienza del protagonista. Mondo con il quale riesce a chiudere davvero i conti soltanto consegnando l'ultimo pacco salvatosi nel naufragio.
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