Regia di Bennet De Brabandere vedi scheda film
Spiazzante thriller percorso da humor macabro e sviluppato su un soggetto sintetico ma sempre d'effetto: che livello di genuina cattiveria possono raggiungere i bambini, quando sono costretti a subire le volubili relazioni sentimentali di genitori pronti a (ri)farsi una nuova famiglia?
Un celebre giocatore di hockey, Sean Chase (Zion Forrest Lee), dopo un incidente che lo costringe a una lunga convalescenza incontra Laura, madre single di quattro adorabili bambine. Tra i due si forma una solida relazione, particolarmente eccentrica però durante l'intimità. Entrambi apprezzano il sadomaso e per dare più intensità alla relazione sessuale ricorrono ad alcuni accessori: manette, corde e nastro adesivo. Sean e Laura, assieme alle piccole figlie, si trasferiscono in una splendida località, isolata e a poca distanza da una spiaggia. Le bambine, accidentalmente, scoprono sul cellulare di Sean alcune foto scattate in intimità con la madre, fraintendendo le reali intenzioni dell'uomo. Nel timore che voglia fare del male alla donna iniziano a tenere un comportamento pericoloso, cercando di allontanare dalla famiglia Sean. Un ragno infilato in un orecchio mentre dorme e uno spillo inserito in una mela sono le prime azioni minacciose che intraprendono nei confronti dell'uomo. Ma la situazione prende una piega molto peggiore quando, per restare soli lontano da casa, Laura e Sean chiedono all'adolescente Matia (Matia Gaddis) - figlia del vicino, amico di Sean - di fare da babysitter alle bambine.
Scrivere che il protagonista farà una brutta fine non è uno spoiler, dato che Cherrypicker inizia mostrando il funerale dell'innocente e due volte vittima Sean Chase, accusato ingiustamente d'omicidio prima di morire. Da qui l'azione si svolge al passato, con un ulteriore salto temporale in avanti in chiusura.
Gli autori di Cherrypicker trattano con apprezzabile moralismo di fondo il drammatico problema delle famiglie allargate, mettendosi nei panni dei più indifesi, di quelli che essendone più coinvolti sono anche i meno ascoltati: i figli piccoli. Bennet De Brabandere, avendo bene in mente lo straziante E non liberarci dal male (Joël Séria, 1970), decide di esordire partendo da una storia molto interessante, scritta dallo stesso protagonista (Zion Forrest Lee), forse in parte indeciso sul registro da affrontare. Le intenzioni sembrerebbero quelle di trattare il tema con un tono leggero, con impostazione da commedia. Ma non mancano momenti estremamente violenti, amplificati dal comportamento ingenuo - decisamente cattivo - delle "mostruose" assassine.
Ben recitato e diretto, spiazzante per l'argomento trattato, Cherrypicker riesce a lasciare il segno per una certa originalità di sceneggiatura (notevole ad esempio tutta la lunga parte dell'indagine della polizia sulla morte di Matia, per la quale primo ad essere sospettato è proprio Sean) e per come Brabandere riesce a tenere armonicamente assieme intrattenimento (thriller e macabro humor) e riflessione morale (sui figli che si trovano "costretti" a subire la sostituzione di una figura, fondamentale, di genitore). Un debutto sicuramente d'effetto, considerato anche un budget decisamente irrilevante, per un film non banale e destinato a un ampio pubblico.
"Una famiglia è un posto in cui le anime vengono a contatto tra loro. Se si amano a vicenda, la casa sarà bella come un giardino di fiori. Ma se le anime perdono l’armonia tra loro, sarà come se una tempesta avesse distrutto quel giardino."
(Buddha)
Rock and roll (Gary Glitter) - Brano d'apertura
F.P. 27/10/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 90'33") / Data del rilascio (Polonia): 25/09/2021
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