Regia di Miles Doleac vedi scheda film
Un regista di qualità, con già in curriculum un paio di titoli interessanti, torna sulla scena ambientando un horror nella suggestiva Foresta Nera. Non mancano quindi le streghe e - data l'ambientazione di natura selvaggia - una divinità preceltica di origine sciamanica simile al Dio Pan (Cernunnos).
Dopo la morte del nonno, Robin (Rachel Nichols) - accompagnata dal marito Leo (Yohance Myles) - decide di ritornare nella casa d'infanzia, nella Foresta Nera. Un posto isolato, con il primo centro abitato raggiungibile solo in tre giorni di cammino tra disagevoli sentieri nei boschi. Raggiunta la baita, Robin e Leo fanno conoscenza con Arthur (Miles Doleac), cacciatore al seguito della piccola figlia Amalia (Rachel Ryals), dal quale apprendono come in passato i progenitori di Robin fossero dediti all'arte venatoria nonché estremamente legati a un culto atavico, con ciclici rituali dedicati a un'entità umana, animale e al tempo stesso divina: Cernunnos. Robin e Leo vengono rapiti durante la notte da tre streghe: Hettica, Latara e Fell. Riprendono i sensi all'aperto, assieme ad altri prigionieri (due ragazze di passaggio, Arthur e la figlia) solo per scoprire che sono destinati a diventare prede in effimera libertà. Una celebrazione sanguinaria che si ripete ogni solstizio d'inverno, con presenza di Cernunnos in ruolo di spietato cacciatore. Uno solo di loro avrà salva la vita.
"La vita inizia nel dolore.
Il dolore è necessario."
Miles Doleac (sceneggiatore, produttore, regista e anche interprete comprimario nel ruolo di Arthur) ha già dimostrato di avere talento, dirigendo diversi lungometraggi indipendenti tra i quali gli horror Demons, Hallowed ground e The dinner party. Tre opere molto affascinanti e riuscite graficamente, solo parzialmente penalizzate da sceneggiature poco convincenti. Demigod (lett.: Semidio) non smentisce questa tendenza quando dal secondo tempo in poi assume l'aspetto d'un film d'azione, con classica ambientazione "selvaggia" dove un gruppo di sventurati si trova a tentare di sfuggire alla caccia di predatori spietati. In questo caso la novità è data dalla presenza di un battitore sui generis, un demone antropomorfo e cornuto, con occhi rosso fuoco (fosforescenti), spalleggiato da tre streghe. Detta così sembra anche più intrigante di quello che poi alla fine è il risultato.
Tutta il fascino di una prima parte suggestiva e magica, girata in una location davvero unica, svanisce quando la storia assume i contorni di un fumetto fantasy. Anche se rimane impressa l'attenzione ai dettagli, garantita da una regia precisa e funzionale in grado di rendere al meglio i pochi (ma talvolta impressionanti, va detto) effetti speciali. Aspettiamo Doleac alla prossima tappa, certi che non gli mancano le capacità di riuscire prima o poi a realizzare qualcosa di sorprendente. Qui ci sarebbe andato vicino, se la sceneggiatura da metà tempo in poi avesse preso un altro sentiero.
"Quando ho bisogno di ricreare me stesso vado in cerca della foresta più buia, della palude più fitta e impenetrabile: qui risiede la forza, la quintessenza della Natura… la vasta, selvaggia, terribile madre di noi tutti, la Natura."
(Henry David Thoreau)
Trailer
F.P. 08/11/2021 - Versione visionata in lingua inglese e tedesca (durata: 94'27") - Data del rilascio USA: 15/10/2021
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