Regia di Lamberto Bava vedi scheda film
In fuga dopo un furtarello, cinque ragazzi approdano in una sinistra locanda e vengono sfidati a trascorrere la notte in una cripta labirintica. Manco a dirlo, accettano la sfida.
Girato con mezzi modesti e interpreti acerbi, nonchè con poche idee e piuttosto vaghe, Una notte al cimitero è un horror a basso budget prodotto dalla televisione (sponda berlusconiana) e diretto dall'ormai esperto del genere Lamberto Bava, figlio di tanto Mario. Il regista è anche co-sceneggiatore, insieme a Dardano Sacchetti; purtroppo le lacune dell'opera già cominciano qui, in una storia parecchio raffazzonata e stracolma di luoghi comuni e dialoghi banalotti, dallo sviluppo prevedibile. Nel cast si segnalano il giovane Giamarco Tognazzi, figlio di tanto Ugo, e Lino Salemme in una parte marginale; fra i protagonisti i nomi e i volti non sono granchè memorabili (Lea Martino, Gregory Lech Thaddeus, Beatrice Ring). Gli effetti speciali e i trucchi rientrano negli standard del lavoro, cioè non colpiscono più di tanto; anche la tensione è altalenante, per la maggior parte del film a livelli scarsi. Da segnalare che sui titoli di testa compare il titolo Una notte NEL cimitero, mentre in rete (anche su siti solitamente attendibili quali Imdb.com e Wikipedia.it, oltre che su Filmtv.it) viene citato come Una notte al cimitero: chiaro segnale della maniera approssimativa in cui il lavoro è stato distribuito. 2,5/10.
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