Regia di Robert Altman vedi scheda film
Ho sempre avuto un rapporto difficile con Robert Altman, però devo dire che ho sempre apprezzato i suoi film, quando ho visto Nashville, mi sono resa conto che ho visto il suo capolavoro assoluto.
Un film musicale, corale, dove entri nella vita di tutti i protagonisti, e ce ne sono parecchi di protagonisti, una folla, il film è lunghissimo, in italia esiste solo la versione sottotitolata - meglio me lo sono goduto con le voci originali degli attori - eppure, lo spettatore riesce veramente a entrare dentro il film.
Un film incentrato sul festival della musica country di Nashville, una vera e propria mecca per i musicisti di questo genere, molto popolare in america, ci sono parecchi musicisti, i loro problemi, i rapporti con le persone che amano, le loro famiglie, e un politico populista che intende sfruttare il festival per farsi pubblicità.
Non mancano le provocazioni altmaniane, e la critica alla società americana, siamo negli anni settanta, gli anni del watergate in america, e il 1975, è un anno in cui sono usciti un sacco di grandi film, tra questi grandi c'è appunto Nashville.
Robert Altman, malgrado tutto, rende il suo cinema come vita, e la musica non è semplicemente di contorno, rispecchia la cultura di un paese - la musica country, protagonista di questo film - e come tale, cerca di scoprire ciò che si cela dietro i lustrini e lo show.
Un film immortale, nonostante siano passati ben 44 anni dalla sua uscita, ve la ricordate I'm Easy di Keith Carradine vincitrice dell'oscar?
Film che ha consacrato definitivamente il suo autore tra i grandi della settima arte, non vederlo equivale a perdersi uno dei capisaldi degli anni settanta, fondamentali per ogni cinefilo.
Io l'ho adorato perchè mi ha fatto amare veramente Altman, e sono contenta di averlo finalmente visto anni fa.
E' senza dubbio uno di quei film che aggiungerò alla mia già corposa collezione.
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