La recensione su Jules e Jim

Sara'la quarta o quinta volta che lo vedo,ormai ho perso il conto:ma stavolta non l'ho visto tutte queste volte perche'follemente innamorato di questo film.Diciamo che abbiamo una relazione tempestosa che dura da anni ,tra un frizzo e un lazzo sono circa una ventina e che all'inizio è stata molto tempestosa.Lo ammetto all'inizio il film non mi piacque:lo trovai involuto,inutilmente complicato e con dei personaggi talmente sopra le righe che non riscuotevano neanche minimamente la mia approvazione.Non capivo la relazione tra i due uomini all'epoca,ma non capivo soprattutto laa liberta'del personaggio di Catherine.Ma in venti anni si cambia,si cambia come persone,si vivono migliaia di piccole esperienze che cambiano la percezione delle cose,si cresce insomma per dirla con una parola sola,con una frase fatta,lapalissiana.E il film di Truffaut è cresciuto insieme a me ,l'ho via via compreso,mi ha accompagnato nel mio percorso di crescita,sono riuscito a capire il tumulto vissuto dai tre protagonisti,Jules,Jim e Catherine,il personaggio chiave attorno al quale ruota l'universo dei due uomini succitati e chissa'perche'ignorata nel titolo.Mi sono chiesto perche'il film e il romanzo non si chamino Jules Jim e Catherine.La risposta che mi sono dato è che probabilmente l'autore non voleva caratterizzare questo film semplicemente come una storia d'amore,ma voleva descrivere qualcosa di piu'complesso,di piu'difficilmente spiegabile.Amore e amicizia si mescolano mirabilmente ma l'amicizia non è quella tra i due uomini,che a mio parere piu'che altro all'inizio hanno una conoscenza episodica,poi si tollerano e si rispettano per amore di Catherine,l'amicizia che si mescola all'amore è quel sentimento che Catherine prova per entrambi.Ed è questa la ragione di questo menage a trois cosi'azzardato ,all'apparenza immorale ma che nel sentimento di Catherine pare la cosa piu'naturale del mondo.Catherine ama l'uno ed è amica dell'altro.E la relazione tra scarti umorali fisiologici tra i vari personaggi va avanti,incredibilmente va avanti. E colpisce la descrizione profonda e affettuosa che Truffaut dedica al personaggio femminile,una donna assolutamente fuori dagli schemi che accanto all'inquietudine esistenziale coltiva un profondo,nervoso disagio,probabilmente perche'non ha la minima percezione di stabilita'emotiva,perche' i sentimenti che prova e che coltiva hanno l'apparenza di essere intimamente irrisolti. Alla prima visione non avevo colto nulla di tutto questo,avevo una visione del cinema ancorata a schemi piu'pragmatici poi mano mano ho cominciato ad interpretare e a capire il fuoco che cresceva dentro Catherine e che poi divampava col massimo dell'impeto nella terribile tragedia.Nel mio gusto personale Jules e Jim non è il mio film preferito di Truffaut ma finalmente sono riuscito a coglierlo,sono riuscito a farmi travolgere dall'assoluta modernita'di questa donna protofemminista,con lo sguardo impudente e le movenze felpate della divina Jeanne Moreau a cui Truffaut regala il ruolo della vita....Cinematograficamente parlando è un po'il manifesto della Nouvelle Vague,voce fuoricampo che aggiunge poesia alla poesia delle immagini non avendo la pretesa di spiegare quello che accade,un bianco e nero talmente sfumato che acquisisce quasi la vivacita'del colore,un linguaggio registico assai vivace,molto piu'che in altri film di Truffaut.....

Su Marie Dubois

particina

Su Henri Serre

Jim,veramente bravo

Su Oskar Werner

Jules,ottimo

Su Jeanne Moreau

Truffaut le regal il ruolo della vita e della carriera....

Su François Truffaut

E'uno dei suoi primi film ma dimostra gia'maturita'invidiabile...