Regia di François Truffaut vedi scheda film
La storia di un ménage a tre speculare a quello che Truffaut realizzerà dieci anni più tardi con "Le due inglesi", tratto come questo da un libro di Henri-Pierre Roché. Qualcuno all'epoca qualificò frettolosamente "Jules e Jim" come il capolavoro di Truffaut, mentre a me è sembrato un film decisamente deludente, troppo leggero e perfino poco motivato negli sviluppi psicologici e comportamentali dei personaggi. Il clima d'irrazionalismo che permea sia il rapporto tra i due amici e il terzetto di amanti è reso con una lievità che, se si adatta alla belle epoque, è poco congeniale alle corde di Truffaut e comunque stona con il tono intimamente tragico della vicenda. Il succo mi sembra che stia in una sorta di "affinità elettive" che compongono e scompongono coppie e terzetti: Jules e Jim sono conosciuti come Don Chisciotte e Sancho Panza, ma poi formano "i tre pazzi" con Catherine, la quale però si estrania per accoppiarsi (in tutti i sensi) con Albert, mentre Jim forma un'altra coppia con Gilberte (non credo sia casuale nemmeno la scelta dei nomi). "Jules e Jim" resta un film da vedere, come tutte le opere di Truffaut, ma secondo me i suoi capolavori restano "I quattrocento colpi" e "Le due inglesi", ma migliori di questo sono anche "Tirate sul pianista", "Fahrenheit 451", "La sposa in nero", "La mia droga si chiama Julie", "Il ragazzo selvaggio" ed "Effetto notte".
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