Regia di Costanza Quatriglio vedi scheda film
Dopo Alfredino Rampi una storia italiana un’altra grande interpretazione di Anna Foglietta. Purtroppo il film non è al suo grande livello. Trafficante di virus occasione persa.
Trafficante di virus, un film necessario, visto i tempi che stiamo vivendo sulla nostra pelle, in presa diretta, narra la storia e la vicenda umana della virologa Ilaria Capua, che prese la decisione di pubblicizzare al mondo la sequenza genica del virus dell’aviaria, tristemente nota purtroppo per le accuse giudiziarie che travolsero lei ed i suoi cari. La ricercatrice fu indagata per reati gravissimi:tentata strage e diffusione di un virus, per poter sfruttare economicamente il vaccino. Ora vive in America, dove ha ricostruito la sua carriera e dirige un importante dipartimento universitario. Il film angosciante inizia con le immagini della strage del 11 settembre 2001, il famoso attacco alle torri gemelle, perché dopo quella strage gli USA potenziarono i servizi segreti, per indagare su eventuali nuovi attacchi di origine batteriologica, si arrivo’ alla nostra virologa, perché coinvolta da un accusato americano, in un giro di enormi interessi economici intorno ai vaccini. Il film è sceneggiato da Francesca Archibugi e Costanza Quatriglio e diretto da quest’ultima, ispirato al libro di Ilaria Capua “Io trafficante di virus”. Interpreta la virologa nel film la brava e matura Anna Foglietta nel personaggio di Irene Colli, attrice che è cresciuta negli ultimi anni, non solo nella commedia brillante, ma anche in ruoli drammatici ed impegnativi. Anna Foglietta è stata il volto della mamma di Alfredo Rampi in "Alfredino - Una storia italiana", la miniserie Sky Original diretta da Marco Pontecorvo prodotta da Marco Belardi per Lotus Production.Di rilievo nella storia il ruolo del giornalista che divulga e fa riaprire il caso, un intenso Paolo Calabresi. Purtroppo il film non è armonico ed alla lunga stanca, pare un prodotto più destinato al pubblico televisivo, risulta lento nello sviluppo della trama e non ha ritmo, regia piatta della Quatriglio, film che alla lunga annoia . Costanza Quatriglio non riesce a restituirci, in modo pieno il ritratto di questa donna libera e straordinaria, determinata ed intelligente, ma scomoda ed ingombrante. Il film va a spasso nel tempo, si passa dal 2016 al 2014 e poi si va indietro nel 1999, per ritornare al 2014. Film girato in modo confuso e poco chiaro per lo spettatore, lo salva in parte come detto sopra Anna Foglietta, ma non basta da sola, per salvare questo film, dalle intenzioni sicuramente oneste e nobili. In ogni caso il film per importante argomento trattato va visto, Ilaria Capua era una preveggente, voleva aprire nel nostro paese un istituto di ricerche, per prevenire le future pandemie, non l’hanno sostenuta ed è dovuta emigrare in America, i ricercatori nel nostro paese, non sono valutati e pagati bene, così le nostre intelligenze migliori vanno all’estero. Film prodotto e distribuito da Medusa, lanciato nelle sale per 3 giorni come evento speciale.
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