Regia di Marta Savina vedi scheda film
CINEMA OLTRECONFINE
Nella Sicilia degli anni Sessanta, Lia, 21 anni, rifiuta il ruolo di donna segregata ai lavori domestici e si ostina ad aiutare il padre nelle fatiche della coltura della terra. La ragazza, di bell'aspetto,cattura presto le attenzioni sempre più morbose del figlio del boss del paese.
Pur senza negarsi ma anzi accettando di incontrarlo, Lia rifiuta il corteggiamento del giovane, che decide di organizzare il peggiore dei tranelli per avere la ragazza.
Il rapimento per poter poi consumare il rapporto che li costringa ad un matrimonio riparatore.
Ma uno scatto d'orgoglio impone a Lia il rifiuto categorico del matrimonio riparatore, fino a veder costretto lo stesso a dover affrontare un processo che, nonostante le poco confortanti premesse e i pericoli intimidatori a cui esporrà l'intera famiglia della ragazza, finirà per dar ragione ai diritti offesi e lesi della coraggiosa Lia.
Il film opera prima di Marta Savina ripercorre con pathos e una valida verve drammatica le drammatiche vicissitudini che portarono la coraggiosa Franca Viola a rimanere alla storia come la prima donna che osó opporsi alla odiosa consuetudine del matrimonio riparatore che fa seguito a rapimento e sevizia, all'epoca episodi all'ordine del giorno e propri di una società maschilista e prevaricatrice.
Il film funziona e sa creare il giusto sdegno, oltre che farsi apprezzare per i suoi nobili fini documentativi ed informativi, anche se purtroppo sceglie da subito la via un po' edulcorata e sin troppo televisiva attraverso cui raccontare l'evolversi di un gesto eroico che portò per la prima volta in un'aula di tribunale la via per affermare le sacrosante ragioni di una categoria da sempre svilita e sfruttata da troppa odiosa e fraudolenta predominanza maschile.
Distribuito a gennaio 2024 nelle sale francesi, ove sta riscontrando un forte interesse, seppur circoscritto ad una diffusione piuttosto limitata, il film di Marta Savina è recitato in stretto dialetto siculo, che richiede la lettura quasi perenne dei sottotitoli francesi, necessari ed opportuni anche per noi italiani.
Tra gli interpreti, oltre ad una lodevole giovane protagonista Claudia Gusmano, si riconosce la consolidata professionalità di solidi interpreti come Fabrizio Ferracane, il tenace ma anche amorevole papà della protagonista, la dolce Thony nel ruolo della solidale donna di piacere, e Francesco Colella nei panni del coraggioso e leale avvocato difensore della protagonista.
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