Regia di Francesco Mandelli vedi scheda film
Matteo trascina la sua vita fin quasi ai trent'anni arrabattandosi come architetto, ma sognando di fare il fumettista. Conosce Paola, scrittrice, scatta la scintilla e i due fanno tre figlie nel giro di pochissimi anni. Quelli che Matteo impiega per inseguire finalmente il suo sogno. L'occasione arriva sotto le sembianze di Sarah, che chiede però a Matteo, per pubblicare il suo lavoro, di trasferirsi a Parigi.
Lo spessore della storia è quello di un libro di Fabio Volo: sostanzialmente nullo. Frasi fatte, consigli della nonna, banalità evidenziate con grande clamore come fossero straordinarie rivelazioni e una trama che si può racchiudere in poche e semplici parole, senza grandi sconvolgimenti o reali colpi di scena: Notti in bianco, baci a colazione è tutto qui. E non sorprende che a illustrare per il grande schermo il romanzo autobiografico omonimo di Matteo Bussola ci abbia pensato Francesco Mandelli, uno che di dispetti al cinema ne aveva già fatti parecchi, dai film fieramente coprolalici dei Soliti idioti alle partecipazioni in alcuni cinepanettoni. Il regista collabora con Bussola e Paola Barbato anche alla sceneggiatura, firmata da Salvatore De Mola; il risultato nel suo complesso è un pippone di un'ora e mezza circa sull'importanza del credere nei propri sogni e dell'appoggiarsi reciprocamente in una coppia. Grande sorpresa: viene esplicitata a più riprese nell'opera la fragilità del maschio, e questa dovrebbe essere la grande innovazione all'interno del copione. La confezione è potabile, va riconosciuto, ma sui contenuti meglio non aggiungere altro. Nel cast: Ilaria Spada, Alessio Vassallo, Tess Masazza, con particine per Enzo Garinei e per il regista. Serate sonnolente e sbadigli a colazione. 2,5/10.
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