Regia di Edoardo Leo vedi scheda film
Documentario su Gigi Proietti girato nell'ultimo periodo di vita dell'attore, con la sua partecipazione e quella di una manciata di colleghi, parenti e amici, da Renzo Arbore a Paola Cortellesi, da Alessandro Gassmann a Marco Giallini.
L'importanza di Proietti per il mondo dello spettacolo italiano forse non è mai stata realmente chiara fino alla improvvisa dipartita dell'attore, doppiamente clamorosa se si considera che è avvenuta nell'esatto giorno del suo 80esimo compleanno (2 novembre 2020). Solo in quel momento si è cominciato a rivalutare in positivo l'esperienza dell'artista romano nel piccolo schermo e in quello grande, come cantante e come sperimentatore, ma soprattutto come attore di teatro. Il teatro è stato infatti la vera casa del Nostro, come dimostra questo lavoro in cui il regista Edoardo Leo insegue Gigi Proietti per una serie di interviste nei camerini teatrali, con l'iniziale idea di offrire un doveroso tributo all'attore alle soglie degli ottanta. Purtroppo poi gli sviluppi tragici dei fatti hanno obbligato Leo a virare su un lavoro commemorativo, al quale prendono parte numerosi amici e parenti di Gigi Proietti; i toni sono esasperatamente elogiativi come un prodotto di tale tipologia richiede, ma in effetti è difficile immaginare un lavoro severamente critico su un artista così dotato e poliedrico, capace di passare in un istante con notevole maestria da registri drammatici a registri comici. Soprattutto Proietti ha fatto ridere milioni e milioni di italiani: e quindi tanto vale ricordarlo ridendo, tanto per cominciare con la riproposizione di alcuni brani celeberrimi della sua lunga carriera: dal personaggio di Mandrake in Febbre da cavallo alla barzelletta del Cavaliere nero. 6/10.
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