Trama
Gli anni '80 italiani: quelli della creatività e delle tendenze, della società dello spettacolo, delle sperimentazioni e delle trasgressioni. Gli anni '80 decodificati dallo sguardo e dalle parole del cronista più acuto, Pier Vittorio Tondelli, di cui ricorre il trentesimo anniversario della morte. L'aria dei tempi di un periodo elettrico, con tanti testimoni e una selezione di scritti di Tondelli, curata da Mario Fortunato.
Curiosità
LA PAROLA AL REGISTA
"Tondelli s’identificava con la sua scrittura: raccontarlo per ricordarlo, significa leggere le sue parole, riguardarlo, riascoltare la sua voce, metterla in relazione con quelle di coloro che hanno condiviso con lui un’epoca e tante esperienze.
Gli anni Ottanta, quelli del “tutto e subito”, appaiono adesso remoti, ingenui, capricciosi, distanti, perfino indifesi. Risvegliare Tondelli per descriverli e disegnare l’aria del tempi, è un’operazione delicata, condivisa affettuosamente da persone che a volte hanno l’aria dei superstiti, in certi casi un po’ dei santoni.
Averli raggruppati, Lindo Ferretti e Walter Veltroni, Luigi Ontani, Enrico Palandri, Sandro Lombardi e tanti altri (incluso il “nipotino” Vasco Brondi) suggerisce atmosfere, soavi e diaboliche, da revival religioso: era giusto quel che si faceva? Si vedevano le cose nel modo giusto? Era necessaria quella festa mobile, mentre impazzava l’Aids? Che importa, ciò che è certo è che ci siamo divertiti terribilmente".
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