Trama
L'amicizia tra Federico Fellini e Georges Simenon, i sogni, il circo e il metodo di lavoro, attraverso le parole del loro epistolario. Tutto ha inizio nel 1960 quando Federico Fellini porta al Festival di Cannes La dolce vita vincendo la Palma d'Oro con l'appoggio del Presidente di giuria, Georges Simenon. È l'inizio di una grande amicizia. Viene così svelata la storia del loro rapporto, quello tra l'uomo con la pipa e quello col megafono.
Curiosità
LA PAROLA ALLA REGISTA
"Avere l’opportunità di lavorare sul prezioso carteggio tra Federico Fellini e Georges Simenon, avvenuto fra il 1960 e il 1989 e pubblicato da Adelphi con il titolo Carissimo Simenon, Mon cher Fellini è stato un magnifico regalo. Leggere questo dialogo intimo tra i due grandi maestri, immaginarsi testimoni in presa diretta di una relazione che svela e cela, allo stesso tempo, ansie e consonanze, desideri e frustrazioni di due giganti del ‘900, è già il soggetto di un film. Ed è quello che abbiamo voluto fare, un film che da un lato esplorasse con emozionante curiosità i legami stretti di questa sotterranea complicità tra il cineasta e lo scrittore, come entrambi subissero lo stesso tipo di fascinazione ed attrazione rispetto alla figura di Jung ad esempio, e che dall’altro potesse offrire, rispetto alla genesi di tutta l’opera felliniana, un punto di vista particolare: quello dei dubbi, delle incertezze o delle preoccupazioni del grande maestro rispetto al film che stava girando o si apprestava a montare, confessate al suo fratello Simenon.
Approfondendo la ricerca e costruendo il film, sostenuto dai preziosi materiali di repertorio delle Teche Rai e dalle riflessioni di chi conosce bene l’opera e la vita dei due artisti, il poeta e francesista Valerio Magrelli, l’affinità elettiva tra Fellini e Simenon prende corpo sullo schermo attraverso la loro voce. Questo ci ha spinto, guidati da una grande emozione, a percorrere i molteplici sentieri che si dipanano da questa corrispondenza scontrandoci quindi con l’unica vera difficolta di questo lavoro: dover fare delle scelte e delle rinunce".
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