Regia di Hernan Jimenez vedi scheda film
Film natalizio, leggero ma piacevole, con qualche interessante spunto di riflessione.
Natalie alias Nina Dobrev, giovane e piacente, pubblica metodicamente su un giornale locale dei suoi seriali insuccessi sentimentali, gli articoli traggono spunto dalla sua vita privata, cioè dai fallimenti delle sue storie d’amore con gli uomini. Poco prima di Natale però, la protagonista conosce “on line” il ragazzo dei suoi sogni, su un app di incontri: il bel Josh, che sul profilo ha il volto di Darren Barnet, pare essere assolutamente in sintonia con le velleità e la personalità di Natalie; Nathalie con lui raggiunge un discreto feeling “da remoto” e s’intrattiene a chattare in lunghissime conversazioni; virtualmente ne è conquistata, anche se non lo ha mai visto di persona, abita a Lake Placid, una cittadina dello stato di New York, a molte miglia di distanza; tuttavia stavolta è persuasa che sia quello giusto e quindi decide di fargli una sorpresa per le festività, raggiungendolo nella cittadina montana nel Lake Placid. Il vero Josh però, è un’altra persona, fisicamente molto diversa e non in meglio da quello postato online, peraltro appartiene anche ad altra etnia. Dopo lo sbigottimento e il legittimo risentimento, Natalie viene a sapere però che il ragazzo delle foto che Josch ha spacciato per sue, esiste si chiama Tag ed è un vecchio compagno di scuola di Josh che abita da quelle parti. Cosi Josh e Natalie stringono un patto, lui l’aiuterà ad incontrare e a conquistare Tag, mentre lei dovrà recitare la parte della fidanzata di Josh con i suoi familiari. Natalie insomma deve destreggiarsi tra le sue due “relazioni” una finta e una reale. È facile senza fare spoiler immaginare dove la regia voglia andare a parare, naturalmente siamo a Natale e non si può negare l’happy-end a nessuna commedia romantica.
Love Hard però nella sua leggerezza, accarezza un tema serio e attuale il cosiddetto catfishing, fenomeno che sta prendendo sempre più piede sui social per cuori solitari. Dunque si va dal pubblicare foto di trent’anni prima o ritoccate scientemente col foto-shop, fino ad arrivare a postare immagini di altre persone, possibilmente avvenenti, spacciandole per proprie, come nella fattispecie. Data la natura buonista del film, non si insiste più di tanto sulle insidie della rete, che tuttavia occorre sottolinearlo sono tante e a volte inimmaginabili; si arriva a carpire la buona fede per ottenere denaro o informazioni riservate dalle persone con le quali si chatta, anche foto osé, per poi ricattarle e qui subentra quello che oggi è chiamato revenge-porn: una pratica miserabile che mette in grandi difficoltà le vittime di questo ignobile comportamento, che può avere nefaste conseguenze
Tuttavia "Love Hard" ha un registro leggero e quindi lo spunto di riflessione resta appena accennato; Il film resta nel campo delle frizzantine commedia natalizie ed è quindi innocuo ma esilarante, assolutamente godibile, ma senza pretese
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