Regia di Carl Moberg vedi scheda film
16° FESTA DEL CINEMA DI ROMA - SELEZIONE UFFICIALE
Anna è una ragazza danese che ha fatto della musica il suo sogno prima, e la sua professione dopo, anche se la battaglia per emergere e farsi apprezzare si fa sempre più dura in un mondo ove la concorrenza di rivali dotati e la mancanza di regole che non mirino alla conquista del pubblico, non lasciano spesso scampo a coloro che difettano di determinazione, oltre che di un piano preciso.
Anna canta in un gruppo e suona il piano. La morte improvvisa del batterista della band getta scompiglio quasi più che cordoglio tra i membri superstiti, che finiscono per prendere ognuno la sua strada.
Dopo una fugace storia con il chitarrista del gruppo, che poi la lascia per partire in tournée con un musicista più noto, Anna si troverà in situazioni in cui sarà costretta a decidere se andare avanti per quello che vale, o per quello che invece ispira a chi la apprezza più come bella ragazza, che come cantante con un suo stile e carattere.
La scelta su quale percorso intraprendere richiederà un profondo esame interiore ed una onestà analisi delle proprie possibilità di successo in una giungla piena di insidie e di rivali senza remore. Pur con una narrazione un po' disordinata, o forse proprio grazie a questo, il film di Carl Moberg riesce piuttosto bene a manifestare nello sguardo a metà strada tra l'attonito e lo stranito della protagonista, questo sentimento di indecisione che la difficile via del successo, oltre che della definizione di un proprio obiettivo, comporta e richiede.
Il film ha il merito di non crogiolarsi mai in soluzioni accomodanti, ma anzi punta schietto sulla descrizione di situazioni incerte ed imbarazzanti che ben si rispecchiano su un certo tipo di comportamento nordico che esula e sterilizza più che può i sentimenti, per lasciare più lucidità e spazio all'azione individuale di affermazione e sopravvivenza.
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