Regia di Alessandro Aronadio vedi scheda film
A Edoardo Leo capita una cosina strana. Vive in coscienza solo il giorno del compleanno. Poi, d’incanto, si ritrova al giorno del compleanno successivo. Nel frattempo vive, ha una figlia, lascia la moglie, fa carriera, vive con l’amante, si fa crescere barba e baffi, cerca di ritrovare la moglie, di conoscere la figlia, ma non ricorda mai nulla dell’anno trascorso, di quello che combina, dei programmi saltati, e questo gli scoccia molto, destabilizzerebbe tutti, anche molti spettatori abituati a ritmi di convenzionali fiction, ma lui, anzi, è fin troppo razionale, e colpisce soprattutto per la naturalezza con la quale sembra perdersi ogni anno quei 365 giorni mancanti come fossero volati davvero in una notte, lasciando basiti anche noi che ad ogni salto cerchiamo di riavvolgerli ponendoci le stesse domane e le medesime sorprese.
Comincia a sfruttare quelle uniche parentesi coscienti per conoscersi e valutarsi, e noi con lui, mantenendo calma, freddezza e lucidità per mettere a fuoco ciò che vuole davvero.
Ecco, questa la parte bella del film, riuscire a vivere ciò che ci è concesso, e ad essere bravi possiamo occupare tutti i giorni dell’anno, proprio tutti.
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