Regia di Alessandro Aronadio vedi scheda film
Dopo i primi trenta minuti meglio lasciar perdere…
Fino alla prima mezz'ora il film si lascia guardare grazie al felice espediente di far correre il tempo di anno in anno senza che il protagonista se ne renda conto. Viviamo il nostro tempo sempre alla ricerca del domani e perdiamo il controllo del presente, e la vita passa senza accorgersene. Poi il film diventa subito noioso e ripetitivo, i rimpianti arrivano in massa affossando il ritmo del film. I dialoghi diventano tanti baci perugina, la retorica trabocca, gli attori sempre meno sopportabili. Poi arriva il santone, la rivolta al lavoro ossessivo, il cagnolino alla figlioletta! No non ci siamo, la commedia degenera nella scontatezza totale.
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