Regia di Alessandro Aronadio vedi scheda film
Dante (Leo) è un workhaolic carrierista che ha poco tempo per la moglie (Ronchi) e la figlioletta. Sicché, a partire dal suo quarantesimo compleanno, ogni giorno che passa segna un anno di più nella sua vita, che - nel frattempo - è andata avanti anche per tutti quelli che lo circondano. Riuscirà a frenare la sua folle corsa?
Al suo quarto film da regista (da ricordare Orecchie e Io c'è), ancora una volta Alessandro Aronadio fa sentire una voce fuori dal coro della "solita" commedia italiana, cercando piste diverse e originali con targa Netflix. Stavolta lo spunto di partenza è il film australiano Long Story Short, che - però - rimane soltanto uno pretesto. Aronadio lo riscrive a modo suo, giocando sul paradosso temporale con una formula che, alla lontana, potrebbe ricordare Ricomincio da capo, di Harold Ramis (o il suo remake italiano, È già ieri, con Antonio Albanese) o persino Questione di tempo, di Richard Curtis. Ma qui il gioco, costantemente sul crinale tra commedia e melò, è assai più accorto a non staccarsi mai da una trama a sfondo sentimentale e a proporre riflessioni esistenziali nient'affatto banali. Due dei punti di forza di un film servito da un Edoardo Leo pienamente maturo, capace di miscelare i tempi comici di Troisi con l'espressività di Manfredi.
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