Regia di Silenn Thomas vedi scheda film
16° FESTA DEL CINEMA DI ROMA - SELEZIONE UFFICIALE
"La Marvel era semplicemente l'ascensore che tutti cercavano di prendere per raggiungere il successo".
Frank Miller riuscì a prendere quella strada, evolvendosi e specializzandosi non solo nel disegno, ma anche come soggettista, sceneggiatore e perfino regista, come dimostrano i due fortunati Sin City e il poco compreso The Spirit.
Seppe rendersi indipendente dalla grande casa produttrice, e divenire autore di culto nel mondo dei fumetti, in grado di ridare animo e stile a personaggi Marvel come DareDevil e Wolverine, per poi passare senza polemiche ma per senso di sfida con sé stesso a DC, riuscendo a dare nuova linfa vitale, stile e charme al personaggio forse più amato ed affascinante di quest'altra grande casa produttrice rivale: Batman, ovviamente.
Forte di uno stile unico in cui l'immagine subisce uno spoglio del superfluo per concentrarsi sui tratti espressivi, seguiamo un Miller sin più anziano dell'effettiva età anagrafica mentre, un po' piegato su se stesso, ci racconta la sua avventura di illustratore e scrittore di storie.
Una vitalità quella di Miller che va oltre le possibilità del suo fisico un po' fragile, all'interno di un documentario ove il pubblico dimostra tutto il suo calore ed affetto sia per il personaggio e la sua arte, e i grandi e famosi colleghi (tra cui il nostro Manara) e diverse persone che hanno interagito col suo lavoro, ne raccontano e definiscono il genio.
Una celebrazione interessante, forse e speriamo prematura, forse non proprio ancora necessaria a definirne un ritratto completo di grande disegnatore e narratore.
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