Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Black Book

di undying

4 stelle

Modesto antologico con sei racconti dell'orrore (sette se si considera la cornice), girato a livello amatoriale e distribuito a distanza di tre anni dalla realizzazione. Corto, ma anche poco avvincente.

Un collezionista di libri rari trova un leggendario - e particolarmente quotato - testo dal titolo Black book. Al suo interno sono contenuti sei racconti macabri, che inizia a leggere appena rientrato a casa.

Date night (B&W) - regia di Steven Durgarn (*)

Una coppia appartata in automobile, in piena notte, teme di essere osservata nell'intimità. La luna brilla alta in cielo e quando i due escono dalla vettura alla ricerca di eventuali guardoni, scoprono che i lupi mannari esistono veramente.

Sorcerer's finger - regia di Joe Herbert (**1/2)

Tre ragazzine entrano in un edificio che ritengono essere abbandonato. All'interno invece trovano un uomo (Steven Durgarn), tenuto prigioniero e picchiato a sangue da alcuni individui. Mentre le bambine spiano la situazione, stando nascoste, La banda di teppisti interroga lo sventurato, torturandolo, per conoscere il nome di uno stregone che avrebbe lanciato un maleficio al capobanda.

The woods - regia di Topher Chambers (*1/2)

La piccola Carrie scompare misteriosamente dalla camera da letto. Cinque anni dopo Monica (Rachel G. Whittle) e la figlia Izzy (Adeleine Jubilee Whittle) si trasferiscono a vivere nella stessa casa. Izzy fa strani discorsi circa una presenza "amica", incontrata nel bosco che circonda l'abitazione.

Give up the ghost - regia di Topher Chambers (**)

Per curiosità Wayne (Emmanuel Carter) inizia ad esplorare il dark web, finendo per imbattersi in un sito macabro dal nome di "Give up the ghost". Partecipa così a una chat che mostra l'omicidio di un barbone. Sconvolto chiede chiarimenti sugli snuff movie a un docente esperto di criminologia, che lo tranquillizza. Si tratterebbe solo di leggende. Al successivo collegamento con il macabro sito, Wayne scopre che la prossima vittima è il professore al quale si era rivolto. Accetta quindi l'invito da parte dei gestori del sito pirata, per salvargli la vita, recandosi in un locale apparentemente abbandonato.

Ocularis - regia di Jim Dougherty (*)

In un parcheggio sotterraneo Jennifer (Katherine Smith-Rodden) subisce l'aggressione di due individui che mostrano segni di una strana patologia. Riesce a fuggire, mentre i genitori ascoltano le incredibili notizie dal telegiornale: è infatti annunciato lo stato di emergenza nazionale. Il presidente degli Stati Uniti dichiara: "Siamo sotto attacco. Il nemico è alieno...". Le entità extraterrestri diffondono uno strano morbo che, attraverso i bulbi oculari delle vittime, diffonde il contagio rendendo gli umani simili a zombie.

The man in the mirror - regia di Joe Herbert (1/2)

Una strana lezione all'università, tenuta da un docente piuttosto stravagante, espone alcune leggende sugli specchi e descrive una frase d'evocazione ("No evil ever odd or even lived on") che, se pronunciata dopo averla scritta su uno specchio, può avere conseguenze fatali. La studentessa Shannon (Jenna Ruiz) ha la pessima idea di attuare il rito, solo per scoprire che la leggenda supera la fantasia.

Wrapper - regia di Topher Chambers (*1/2)

L'uomo che ha acquistato il libro non finisce di leggerlo, dato che al suo posto restano solo i vestiti. Scompare, misteriosamente, mentre il "Black book" ritorna in libreria.

I film antologici generalmente riescono a coinvolgere, in virtù di una vasta gamma di racconti dalla qualità variabile. Quasi mai succede che il livello complessivo sia mediocre ma talvolta, soprattutto nel caso degli horror indie, accade. The black book infatti è la classica occasione mancata, per carenze di budget sostanzialmente. Sette cortometraggi, uno più brutto dell'altro a causa di storie appena abbozzate e totale assenza di effetti speciali (se si escludono un paio di scene splatter presenti in Sorcerer's finger). Anche il montaggio non aiuta a rendere migliori le cose. Il film scorre comunque abbastanza velocemente, merito anche della brevità dei singoli episodi, alcuni addirittura con durata sotti i dieci minuti e grazie a interpretazioni sopra alla media delle produzioni underground. Ogni anno gli horror che raggiungono la distribuzione aumentano di numero (nel 2021 siamo giunti al livello di quasi due lungometraggi al giorno!), spesso a danno della qualità. Ma c'è una spiegazione, dato che almeno in questo caso il film presenta sui titoli di coda la data di copyright 2018, mentre è stato rilasciato direttamente in streaming solo nel mese di giugno 2021. Insomma, si direbbe che siamo di fronte al classico fondo di magazzino, che è tornato numericamente utile per aumentare la lista dei titoli in catalogo di qualche pay tv.