Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Like Dogs

di undying

1 stelle

Un esperimento universitario (?) prende una brutta piega a causa di un paio di studenti impazziti. Horror che definire brutto è un eufemismo, per quanto mal interpretato e soprattutto scritto.

Lisa (Annabel Barrett) viene rapita e caricata su un furgone, perdendo i sensi. Condotta in una sala da individui che indossano tute ignifughe, quando rinviene scopre di essere ammanettata a quello che sembra un letto d'ospedale. In seguito si ritrova in un cubicolo di cemento, incatenata e con un collare. Persone mascherate e con atteggiamenti sgradevoli le consegnano cibo per cani su un piatto. Dopo alcuni giorni da incubo, nella stessa stanza viene condotto anche Adam (Ignacio Matynia), trattato alla stessa maniera dai misteriosi sequestratori. Apparentemente i due sono involontarie cavie di un esperimento universitario sulle reazioni e sul comportamento, che prevede di trattare gli esseri umani come animali.

Nel tentativo di essere originale, Randy Van Dyke scrive una sceneggiatura di un brutto inqualificabile. Perché se si esclude il preambolo (sintetizzato nella trama), quando arrivano le spiegazioni Like dogs affonda in un mare di illogiche giustificazioni. Non è trascorsa nemmeno mezz'ora e impariamo che Lisa non è una vittima ma addirittura la responsabile del test. Test che parte da un progetto universitario (!?), avallato da una preside (Fisher/Katy Dore) folle e irreale quanto i protagonisti. Questo delirante pastrocchio ci propone una serie di studenti "fuori dai coppi" (due di loro più dei restanti compagni di scuola), mentre con il degenerare del test compiono azioni criminali con un livello di consapevolezza paragonabile a quella di un bambino maleducato e alle prese con un gioco virtuale per playstation. Se la regia è tutto sommato discreta (ad esempio l'incipit in soggettiva fa il suo buon effetto), gli attori recitano con molta distrazione, oltre ad essere costretti a interpretare personaggi antipatici e situazioni ben al di là del verosimile. Ma davvero Van Dyke ritiene possibile che qualcuno, mentre è incatenato e costretto a mangiare cibo per cani da giorni, senza immaginarne le ragioni, abbia voglia di ridere e scherzare? Cosa che accade a più riprese nel film. Mano a mano che Like dogs procede i colpi di scena si susseguono in numero incalcolabile, diventando sempre più assurdi. Non vale davvero la pena perdere ulteriore tempo per descrivere un film come questo. Rattrista pensare come qualcuno abbia deciso di distribuirlo, anche solo in streaming. In questo caso il pessimo gusto (riferito alla storia, ai dialoghi, alle recitazioni e alla cinematografia) ha travalicato abbondantemente ogni limite.