Regia di Elio Petri vedi scheda film
Un congresso sui generis per non sparire.Amo molto il cinema di Petri ma questo film mi lascia parecchio perplesso sia per forma che contenuti.L'ambientazione ha connotazione quasi apocalittica(tipo La maschera della morte rossa) con i notabili del partito cattolico che per sfuggire a una misteriosa epidemia si riuniscono in un convento apparentemente in raccoglimento ascetico e preghiera,in realtà solo per spartirsi le nuove forme di potere anche se il finale smentirà parzialmente questo assunto.Quello che colpisce è soprattutto il parossismo degli interpreti che aumenta quando c'è una svolta stile Dieci piccoli indiani nella narrazione(si susseguono misteriosi omicidi nel convento).Il finale è definitivo,sembra....Quello che non convince è soprattutto l'incapacità di far volare alta la metafora,i riferimenti alla politica sono ben chiari,perfettamente intellegibili e sembra che diano semplicemente una spiegazione demagogica al male simboleggiato dall'epidemia.Gli interni sono spogli,la fotografia livida,gli esterni colpiscono per il loro squallore....Volontè ci regala un altra intepretazione da urlo mimetizzando quasi alla perfezione Aldo Moro ma in qualche frangente c'è una certa luce andreottiana nei suoi occhi e nelle sue movenze,Mastroianni gli tiene testa mentre Ingrassia recita in un personaggio per lui assolutamente non abituale....
magnifico come al solito
non male
bravo come al solito
particina in cui lascia il segno
i riferimenti sono abbastanza tangibili per essere metaforici
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