Regia di Alex Segal vedi scheda film
Un film inaspettatamente bello ed interessante, l'ho scelto per la presenza di Preston e la Simmons, e mi sono ritrovato in un tema particolare: come risolvere l'impatto con il lutto, come affrontarlo, come reagire. Il regista non è mai caduto sull'ovvietà, ha saputo tracciare ed evidenziare gli stati d'animo in cui si cade in situazioni del genere, ma mai con ovvietà. L'isterismo del non sapere, o non aver voluto sapere, dell'accaduto; l'accaduto affrontato in uno schema familiare, che non aiuta, ma che complica con domande interne e degli altri; la religione che si rivela solo come una forza esterna, su cui non buttarsi a capofitto (e si spiega anche la piccola distribuzione del film); il bimbo che partecipa con occhi suoi fra le bugie dei grandi e lo stupore della realtà. Bella la spiegazione dello zio al bimbo e cioè dell'immagine della farfalla che si posa sul fondo della fossa sopra la bara, in un momento in cui il sole è offuscato dalle nuvole, ma all'apparire della luce la farfalla si innalza, e lascierà il corpo al suo destino, mentre i vivi staranno con l'anima di chi se ne è andato. Interessante anche la spegazione della madre davanti alla bara: questa è l'immagine terrena che ci rimane di papà, ma lui continua a vivere in altro modo, questa ci aiuta a ricordarlo .solo!!
Una giovane donna incinta rimane con un figlio al destino di vedova
Il fratello della vedova
La zia che con la sua leggerezza aiuta la nipote a riprendersi la vita, ottima attrice..
Ruolo del marito, attore straordinario che poi quasi alla fine ci regalerà quella chicca inaspettata di Victor/Victoria
Senza imbrattature di trucco, questa attrice di una delicatezza e bellezza unica dà una grande intrpretazione in levare del personaggio
Ottima regia di un regista che poi si è perso in operazione distanti
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