Regia di Aldo, Giovanni e Giacomo, Massimo Venier vedi scheda film
c'è stato quel periodo che il trio lombardo-siculo era quasi vicino ad essere DIO(scriviamolo grosso sissàmmai che qualcuno si alteri!!!!;-P)ed in effetti mi ricordo gli sketches con la gialappas tra i tanti per esempio quelle ambientati nel canton ticino. quel senso di malinconia ottimamente centrata dall'ambientazione primaverile in città o altrove, con la luce crepuscolare che però rimanda alla fine dell'estate e perchè no alla fine di un periodo, di un'epoca, di un'amicizia salvo poi esserci il twist finale che non è poi così straordinariamente filmico, bensì meravigliosamente(anche se non sempre) normale!... i tre, più cabarettisti che anche lontanamente assimilabili ad essere attori(almeno all'epoca?) messi tra l'altro a confronto con una marina massironi(loro musa e sodale) ad un giovane, magro e già straordinario giuseppe battiston e al sempre perfetto antonio catania gravitano nel cuore degli spettatori che li seguono nelle loro avventure spesso on the road su strade vere e sulle strade dei generi cinematografici. i nomi dei personaggi corrispondono ai nomi degli attori e delle persone che interpretano i personaggi in un corto-circuito finzione-realtà che è esaltato dalle prove esageratamente non-professionali del trio. al loro terzo film come gruppo comico mantengono una sincera integrità che fa apprezzare il lungometraggio anche a 14 anni di distanza nonostanze le naivites di buoni sentimenti traditi e ricostituiti in uno sforzo per nulla ruffiano. una serata per niente sprecata per una visione goduta con affetto
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