Regia di Aldo, Giovanni e Giacomo, Massimo Venier vedi scheda film
Anche l’Italia ha il suo blockbuster, “Chiedimi se sono felice”, ultima commedia della premiata ditta Aldo, Giovanni e Giacomo destinata a sbancare i botteghini natalizi. Se lo meritano. Perché all’interno di una tradizione comica fatta di macchiette e bozzetti, in mezzo a cabarettisti ancorati ai cliché televisivi, sono tra i pochi a funzionare sul grande schermo. La gente con loro ride, si diverte, e le gag sono intelligenti e mai volgari. Il segreto è nel metodo: Aldo, Giovanni e Giacomo recuperano la comicità “fisica”, di situazione, con forti radici teatrali. La loro riflessione sulle “maschere” (amano Stanlio e Ollio, non è un caso) riesce sempre a non essere banale. Certo, intorno a loro è stato costruito un film fatto di poco, narrativamente telefonato e con qualche soluzione risaputa (il montaggio ellittico con musica extradiegetica in primo piano, la partita di pallacanestro al posto del calcio), ma alla fine ci si lascia volentieri coinvolgere dal “gioco di squadra”. Due le sequenze memorabili: al supermercato con il “Teorema” di Ferradini e quella dei provini per il Cyrano. Nessuno, in tutto il film, allude al “Grande Fratello”. È già un miracolo.
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