Regia di Aldo, Giovanni e Giacomo, Massimo Venier vedi scheda film
Tra amici dovrebbero esserci dei taciti patti di lealtà e solidarietà, incluso il non creare nè malintesi nè spiacevoli situazioni sentimentali, in parole povere non andare con la fidanzata, o compagna, o moglie dell'amico, come hanno sottolineato anche i Pooh: tra l'inizio e il finale di "Chiedimi se sono felice", secondo film del trio lombardo-siculo a svettare nella classifica degli incassi stagionale italiana, c'è un'amicizia tradita, un rancore mai sopito e l'amarezza di una doppia fiducia perduta. Detto tutto ciò, il film fa piuttosto ridere, anche se viene più di una volta da pensare che il terzetto punta a ricreare quel gioco di squadra che li ha resi celebri: la scena del ladro Giuseppe Battiston e il suo grottesco tentativo di rapina nella casa di Aldo, Giovanni e Giacomo è degna di un Risi d'annata, lo spassoso tono adoperato dalla regia è accattivante, fino alla sorpresa finale che cita l'abbattimento della quarta parete , teatralmente parlando, e prepara una conclusione non banale.
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