Regia di David Twohy vedi scheda film
Aspettavo da un pezzo di ritornare alle origini delle “Cronache” di Riddick; (ovvero) di rivedere quel gran pezzo di film che ammirai a suo tempo (almeno 10 anni fa).
Pitch Black si chiama(va), ovvero “Nero come la pece”.
Mai parole sono state così profetiche.
There’s nothing new under the (three) sun(s).
Tensione, tenebre e… brividi di paura.
La paura per l’evaso tagliagole? No, quella del buio. E di quanto esso possa celare.
Quella evocata dalle atmosfere e dalle notti carpenteriane e quella suscitate dalla progenie di R.Scott (dalla saga di ALIEN… viene mutuata la morfologia delle creature e la claustrofobia della "caccia all'umano": Rosencrantz), benchè siamo nel 2000 (qualche migliaio di anni dopo nel film) e solo all’inizio di un ciclo…
Pitch Black è la dimostrazione vivente di come si possa realizzare un ottimo prodotto di genere (alfatocoferolo) con un budget “relativamente” modesto (qualche decina di milioni di dollari), ovvero un B-movie che “dà me***” (se mi si passa il francesismo) a molti blockbuster “coetanei” e non solo (uno fra tutti, per rimanere in tema, il suo stesso sequel, che comunque, a mio avviso, non è da buttare del tutto). Un budget, a quanto pare, più che sufficiente per commissionare la realizzazione di effetti speciali efficaci (e neanche troppo rudimentali), atteso che, dove questi non arrivano, soccorre la splendida fotografia, forte di un audace gioco di luci “naturali” (quelle monocromatiche provenienti dall’inusuale illuminazione del pianeta) e non (neon, torce improvvisate e luminescenze autoctone varie), il quale contribuisce a sovraccaricare scene e scenografie di esotiche suggestioni ed ancestrali paure.
Il ritmo serrato, una sceneggiatura robusta (scarnificato e ridotto all’essenziale il film non tergiversa e non si dà pause; smania di mostrare ciò che cova negli anfratti di un relitto spaziale… e di un pianeta derelitto) ed un Vin Diesel (nel suo primo film importante, da protagonista) davvero carismatico nel ruolo del chiaroscurale, celeberrimo Riddick (“antieroe seriale” - urbangolfer - di lì in poi) fanno il resto.
Ormai un cult, è consigliatissimo per tutti gli amanti del genere fantascientifico e delle sue diverse ibridazioni (in chiave e avventurosa e thrilling e orrorifica).
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