Regia di David Twohy vedi scheda film
Nonostante sia stato un film con un cast di attori perlopiù anonimi e con una distribuzione parsimoniosa, “Pitch black” rimane uno dei più validi esempi di cinema di serie B degli ultimi anni. Serie B per il budget che fu messo a disposizione e per la sua impronta vagamente retrò.
Vin Diesel mette in mostra al suo meglio lo sguardo un po’ truce e marmoreo che lo caratterizza, in un ruolo che poi gli avrebbe dato la notorietà e un consenso inatteso: Riddick è un eroe per metà buono e per metà cattivo, oscuro e impenetrabile.
Lo script è buono, conciso e limpido, prodigo anche di battute sagaci e divertenti. Le ambientazioni sono affascinanti e sono state realizzate senza ricorso a scenografie particolarmente elaborate o costose (la tecnica fotografica e la gamma cromatica costantemente sovraesposta dell’inizio, con i 3 soli del pianeta a farla da protagonisti, contrapposta a quella “celata” della fase tenebrosa con la particolare vista notturna di Riddick e delle creature aliene hanno aiutato non poco la fase realizzativa dell’art director).
E’ palese il riferimento a tante altre pellicole di genere fantascientifico e horror di tutti i tempi; ciononostante “Pitch black” mantiene un linguaggio personale che appassiona e avvince.
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