Regia di David Twohy vedi scheda film
Buio, un buio senza speranza, spietato, che avvolge ogni cosa come un mostro con le sue prede. E nel buio “sentiamo” i pensieri di qualcuno. Quel qualcuno è il passeggero di una astronave, un criminale costretto a un viaggio senza speranza in un sonno criogenico.
Inizia così uno dei più sorprendenti film di sci-fi/horror che abbiano mai proiettato le loro immagini su uno schermo.
Costruito con pochi mezzi, Pitch Black stupisce per la capacità di calamitare l’attenzione dello spettatore, senza concedergli un attimo di tregua, e si rivela una pellicola per nulla banale, così come il suo protagonista, il galeotto Riddick cui dà corpo e cattiveria un esordiente e bravissimo Vin Diesel.
Riddick è un cattivo senza redenzione, lo dimostra sino in fondo anche se qua e là lascia spazio a qualche barlume di una umanità repressa. Eppure cattura la simpatia dello spettatore più di quanto faccia l’altra protagonista, la pilota dell’astronave Carolyn (Radha Mitchell che rende una ottima interpretazione)..
L’astronave, dunque, di cui parlavamo all’inizio, a causa di un guasto è costretta ad atterrare su un pianeta straziato dalla luce perenne di tre soli che lo rendono una sorta di anticamera dell’inferno, anche se, come scopriranno presto i naufraghi (tra i quali il nostro Riddick) il vero problema non è la troppa luce ma la sua mancanza.
Siamo in quella zona speciale dove la serie B cinematografica tira fuori colpi di classe da ammazzare la serie A, si è parlato di un derivato di Alien ma a mio avviso è lecito usare per questo film l’aggettivo “carpenteriano”.
La lezione di Master John qui si ritrova nella capacità di travolgere gli spettatori grazie a una vicenda raccontata senza pause o virtuosismi, con un costante senso di tragedia che imperversa su ogni fotogramma e, diciamolo, un film carpenteriano anche per l’assedio a cui i passeggeri sono costretti dalle forze maligne che dominano la notte terrificante che opprime il pianeta dopo che una concatenazione di eventi astronomici ha fatto eclissare i tre soli.
Una grande opera nel suo genere, un vero must. Credo che il termine “impedibile” sia doveroso per un film come Pitch Black
Eviterei di farne il sequel tremendo che invece è stato fatto
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