Regia di Vincenzo Salemme vedi scheda film
Una farsa dentro una tragedia travestita da commedia. È una torta millefoglie, il terzo film di Vincenzo Salemme, e non tutti gli ingredienti sono di pari livello. Diciamo così: la tragedia è lo spunto, una fallita operazione di ernia del disco che costringe il protagonista Pericle (Salemme, ovviamente) su una sedia a rotelle. La commedia è lo sviluppo, e non funziona: troppi passaggi narrativi sono gratuiti, e lo spunto sentimentale (la bella infermiera Silvia – Sabrina Ferilli – che si innamora di Pericle) non ha un percorso che lo renda credibile. Ma giunge, a salvare il film, la farsa: dentro la trama piuttosto squinternata, Salemme introduce situazioni di comicità pura, di equivoci selvaggi, riprendendo la sacra lezione del teatro napoletano e dei fratelli De Filippo (assai più Peppino che Eduardo) in primis. Lo soccorrono i suoi affezionati attori: Carlo Buccirosso, Maurizio Casagrande e Nando Paone, che assieme a Massimo Ceccherini interpreta “en travesti” la coppia di ziette bigotte del protagonista. In particolare alcuni duetti Buccirosso-Salemme (la lunga scena di “sesso” del primo con la Arcuri, e una strepitosa gag al telefonino) sono da antologia. Al punto da darvi un consiglio feroce: quando lo faranno in Tv, registrate solo le loro scene, e lasciate perdere il resto.
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