Regia di Michele Lupo vedi scheda film
Negli ultimi Sessanta andava per la maggiore il film sulla grande rapina: genere popolare in Inghilterra, spesso ambientato oltremanica anche nei copioni nostrani, come in questo Colpo maestro al servizio di sua maestà britannica (sceneggiatura di Gianviti, Continenza e Josè Luis Martinez Molla). In particolare riscosse da noi discreto successo Sette uomini d'oro di Marco Vicario (1966), non un capolavoro, ma comunque destinato a dare il via a un piccolo filone italiano cui appartiene anche il film di Lupo in questione. Neppure qui il risultato è esaltante, ma c'è da rilevare di buono la tenuta del ritmo e la serie di espedienti e colpi di scena che ravvivano continuamente l'intreccio: 105 minuti serrati, vivaci, rocamboleschi. E poi c'è la classe di Adolfo Celi, assurto alla fama internazionale un paio di anni prima con 007 - Thunderball: operazione tuono, nel quale aveva già un ruolo di 'cattivo' come qui. Fra gli altri interpreti vale la pena citare quantomeno Margaret Lee e Richard Harrison, già protagonista di numerosi peplum nel decennio predente. Poco di memorabile, comunque, e tanto di già visto. 3/10.
Un attore viene costretto da alcuni malavitosi ad impersonare un ispettore incaricato di sorvegliare il traffico di diamanti del Regno Unito. Ovviamente non tutto andrà come il previsto...
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