Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
Un orchidea macchiata di furbizia.Lenzi da superbo artigiano di cinema rielabora subito la tecnica e la capacità di suggestione messe in mostra da Dario Argento allora all'incirca trentenne ma già capace di creare proselitismo con il suo magnifico esordio.E crea un film che cerca di riciclare le atmosfere create da Argento e contemporaneamente rielaborare la lezione del maestro Mario Bava.Anticipando la stagione dei thriller scollacciati e morbosi.Ma non riesce complice una sceneggiatura ai limiti dell'indifendibilità e di un protagonista talmente apatico da risultare irritante.Il film non riesce a creare la giusta dose di suspense,non riesce a ricreare quella malsana atmosfera d'attesa che è presente in questo tipo di film,non riesce ad appassionare risultando un prolisso ,stanco insieme di scene che intervallano i vari omicidi che perlomeno fanno aumentare l'interesse .Dette le cose negative non si può non sottolineare la regia da manuale di Lenzi con un uso debordante della soggettiva che aumenta se possibile il tasso d'efferatezza dei crimini inquadrati.E qui di sangue ne scorre copioso così come è particolarmente cruenta la sequenza di un omicidio con trapano....
la sua buona rega non riesce a riscattare le debolezze di fondo del ilm
irritante
mediocre
ingiudicabile
non ho capito che cosa stesse facendo in una produzione come questa
trascurabile
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta