Espandi menu
cerca
Paura nella città dei morti viventi

Regia di Lucio Fulci vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 318
  • Post 219
  • Recensioni 6728
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Paura nella città dei morti viventi

di alan smithee
6 stelle

LUCIO FULCI - LA TRILOGIA DELLA MORTE - CAPITOLO 1

Il suicidio di un prete impiccatosi ad un albero apre le porte della vita al regno dei morti, che invadono in tal modo le nostre esistenze impossessandosi dei corpi di coloro che sono appena trapassati. Questo viene intuito da una medium di New York nel cosrso di una seduta spiritica, durante la quale la donna ha un malore e poco dopo viene dichiarata morta. 

Per fortuna sua un curioso reporter che indaga al caso (la polizia è convinta che la donna sia morta di overdose) accorre al cimitero e, udendo delle grida provenire dal feretro della donna, la cui tomba deve essere ancora chiusa, la salva dal soffocamento liberandola. 

Intanto nella cittadina ove ha avuto luogo il suicidio del prete, avvengono morti strazianti ed in modalità mai viste: negli sguardi dei morti, l'espressione della paura, che fa propendere i medici legali in una vera e propria morte per spavento, più che per le conseguenze in cui vengono ritrovati i cadaveri.

Al centro dell'azione rimangono due coppie: il reporter e la medium, e una pittrice bionda col fidanzato di una delle vittime: barricatisi nella chiesa antistante il cimitero da cui i morti si stanno risvegliando. Assieme a loro il fratellino della fidanzata morta del ragazzo di cui sopra, scampatoi a morte certa dopo la strage della sua intera famiglia.

La resa dei conti restringerà i superstiti a sole due persone, e per il bambino una sorpresa andrà a rendere inquietante il bel finale a sorpresa del filmaccio godibile e dalle atmosfere pregevoli.

Un horror abitato da moltissimi personaggi minori ma ugualmente importanti per una vicenda intricat ma coinvolgente e splatter quanto basta per essere ricordato come uno degli horror italiani più censurati della storia: la scena della morte per paura di una delle vittime che inizia a lacrimare sangue e poi vomita le sue stesse budelle è una delle scene cult del film, e sicuramente rivoltante il giusto per inserire il film tra i film più splatter del nostro bravo ed onesto Fulci. 

Il regista romano inizia con questo film la sua Trilogia sulla morte", che prosegue con "L'aldilà-E tu vivrai nel terrore", e si concluderà (appena l'anno dopo, non senza che il regista abbia girato anche l'altro horror "fuori serie" Manhattan baby) con "Quella villa accanto al cimitero".

Cast di un certo rilievo, che comprende la star americana Christopher George in vacanza premio in produzioni italiane (ne ha fatte e ne farà parecchie di vacanze del genere, prima di morire solo pochi anni dopo); Catherine (o Catriona Mac Coll, che apparirà in ruoli fondamentali in tutte le pellicole della trilogia, è la medium data per morta ad inizio film, la bella attrice svedese ma italiana di adozione Janet Agren è la pittrice Sandra, mente, sempre parlando di bellezze anni '80, appare e scompare in modo terrificante la seducente Antonella Interlenghi.

In un piccolo ruolo di fidanzato finito in pasto della furia dello spirito del prete suicida, troviamo un giovane Michele Soavi, solo pochi anni dopo uno degli eredi della tradizione horror ed ancora oggi, nonostante abbia saputo spaziare anche altrove, cinesta di punta del nostro filone horror.

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati