Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
Paura nella città dei morti viventi è uno dei primi lavori di Fulci inerenti la fase conclusiva della sua carriera, quella pressochè interamente dedicata al genere horror e che consta di una ventina di titoli in una decade circa. Nonostante finora dedito a commediole di poco conto e ad altri lavori evidentemente alimentari, nonchè a discapito di un budget non eccelso, il regista ha dalla sua la passione per il genere che gli permette di mettere in scena un prodotto di discreto impatto e di altrettanta credibilità; ecco così che nei novanta minuti della pellicola imperversano sbudellamenti, sangue, vomito e tutto il repertorio classico del filone, con scene madri non originalissime, ma ben assestate come la sepoltura di una donna ancora viva o il trapanamento del cranio di un uomo ancora vivo. Gli effetti speciali godono della sufficiente credibilità e nel cast ci sono perfino almeno un paio di attori veri (Venantino Venantini e Janet Agren), ma anche altri nomi apprezzabili/accettabili (Catriona MacColl, Christopher George, Antonella Interlenghi). 3,5/10.
In una cittadina americana il suicidio di un prete innesca una serie di atroci violenze e di morti misteriose; che si tratti di un'epidemia di zombie lo capisce solamente una medium che, aiutata da un impavido giornalista, decide di andare sul posto a risolvere il problema.
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