Nella contea del Suffolk, un prelato di dubbia moralità si suicida, spalancando, con tale atto sacrilego, le porte dell'inferno.
A New York, durante una seduta spiritica, il suicidio del religioso viene visto in diretta dalla medium Mary Woodhouse.
Sul caso intervengono un giornalista, un donna e uno psicanalista che, uniti, scopriranno come ostacolare gli emissari del male.
Dopo il successo di Zombi 2, Fulci si riunisce allo sceneggiatore Dardano Sacchetti e insieme girano questa pellicola culto che inaugura la cosiddetta "Trilogia della morte".
Il film è un po' caotico, forse perché mette in campo troppi personaggi, non tutti proprio ben risolti. Però il cast è di tutto rispetto, fra cui ricordiamo Giovanni Lombardo Radice, scomparso lo scorso aprile, la fulciana Catriona MacColl, Janet Agren, Christopher George (un Clint dei poveri) e la desaparecida Antonellina Interlenghi pre Vanzina, che durante le riprese a Savannah, in Georgia, fu anche arrestata per oltraggio al pudore, con tanto di rilascio su cauzione (che fa tanto Vacanze in America).
Ovviamente il film è invecchiato, e certi immobilismi pre tragedia, i particolari sugli occhi degli attori, certi lunghi piani sequenza appaiono inesorabilmente datati; come le musiche trionfalistiche di
Fabio Frizzi. Ma le scene culto: crani trapassati da trapani rotanti, occhi sanguinanti e viscere espulse per via orale (grande lavoro di Gino De Rossi), e la sepoltura da vivi, restano scolpite nell'inconscio orrorifico mondiale, rendendo Fulci uno dei registi più omaggiati (Raimi, Tarantino, Barker).
Cameo da attore per Michele Soavi, e cameo vocale per il compianto Tonino Accolla.
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