Regia di Jean-Luc Godard vedi scheda film
Mi piace considerare "Détective" una sorta di punto terminale del noir, confine estremo al di là del quale il genere si sfalda irrimediabilmente, dissolvendosi in ruminazione iconografica. Scomponendo la formula della detective story in una disseminazione di racconti all'interno di una rigorosa unità di spazio e tempo (un hotel, una settimana), mi pare che Godard saggi divertito la tolleranza del genere alla dispersione narrativa e iconografica. Non soltanto le vicende dei personaggi sembrano procedere per strade tutte loro (salvo ricomporsi in un finale sfacciatamente didascalico), ma l'intero film è composto di inquadrature doppiamente fisse (non solo non ci sono movimenti di macchina, ma la messa a fuoco è categoricamente invariabile).
Questa giocosa disgregazione narrativa e visiva fa ancora noir? A mio avviso sì, dislocando però l'attribuzione di genere nell'attività spettatoriale. Cosa significa? Significa che Godard gioca con l'orizzonte di attesa dello spettatore, certo che le griglie concettuali di quest'ultimo rinchiuderanno comunque il film all'interno di uno spazio mentale circoscritto come un tavolo da biliardo. Ed è proprio il biliardo a costituire il leitmotiv di "Détective", correlativo oggettivo di un gioco che è anche impossibilità di uscire da un campo predefinito. Non si percepisce tristezza o malinconia in questa esplorazione ludica del genere: al contrario si sente un tono di fondo estremamente divertito, come se il film traesse segreto godimento dal suo dispiegarsi all'interno di uno spazio confortevolmente chiuso. Un divertissement di lusso che spinge il noir al dialogo con lo spettatore senza dilaniare le regole del gioco/genere, ma esplicitandone la convenzionalità. Le stesse latitudini narrative saranno frequentate l'anno dopo da un altro film francese: "Rosso sangue" di Leos Carax, dove si rivedrà una delle due attrici lanciate da "Détective", Julie Delpy (l'altra è Emmanuelle Seigner).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta