Regia di Ken Loach vedi scheda film
Sto approfittando dei film di Loach disponibili su raiplay per conoscere in maniera più minuziosa questo regista che gode di una certa popolarità.
Fino a questo momento ne ho visto cinque che sono questi qui: ''terra e libertà'', ''la parte degli angeli'', ''my name is Jonas'', ''Sweet Sixteen'' e ''Bread and Roses''.
L'ultimo che ho elencato è proprio quello con il quale per il momento mi sono fermato.
Devo ammettere che è stato insieme al film ''la parte degli angeli'' il più deludente tra quelli che non mi sono lasciato sfuggire.
D'accordo che il tema trattato l'ho trovato significativo come quelli presi in esame negli altri film del regista in questione da me visti ma bisogna pur dire che, rispetto agli altri, non è stato supportato da una storia capace di rispettarne l'importanza, almeno per quel che mi riguarda. L'argomento su cui è incentrato il film è quello del lavoro ed in questo campo si muove facendoci vedere più da vicino tutte le peripezie che deve affrontare la gente povera prima di trovare un'occupazione e la maniera con cui alcune grandi aziende speculano su questa situazione per trarne dei vantaggi personali.
Per farci entrare in questa triste realtà mette in piedi una storia in cui possiamo vedere una giovane ragazza messicana che si trasferisce negli Stati Uniti perché assunta come donna delle pulizie in una grossa ditta esperta nel ramo e che si era aggiudicata l'appalto per occuparsi della manutenzione di un vasto edificio in cui c'erano studi di avvocati e non solo. Quella ditta era riuscita a sbarazzarsi della concorrenza facendo offerte vantaggiose a cui riuscì ad arrivare abbassando di parecchio i costi relativi alla manodopera.
A farne le spese i poveri dipendenti che venivano pagati una miseria e che non potevano beneficiare di alcuni diritti che gli sarebbero spettati.
Troppe volte illusi da chi gli prometteva di agire in loro favore e per questo motivo ormai rassegnati, almeno fino a quando non arriverà un giovane sindacalista grazie al quale saranno in grado di ottenere dai padroni qualche diritto fino ad allora negato.
La parte, in cui architettano con l'aiuto del sindacalista tutti i piani per riuscire a spuntarla, è la più debole del film perché sa di fiction televisiva per il modo con cui è stata esposta.
Tutto il resto non è che poi mi abbia infervorato più di tanto perché a mio avviso manca di mordente e passione e quindi non punge ed appassiona a dovere.
Nemmeno la prova attoriale sfornata dall'attrice protagonista mi ha convinto appieno, un po' troppo innaturale per sembrare del tutto autentica.
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