Alcuni immigrati sono stati reclutati da una ditta di pulizie e puliscono, silenziosi e quasi invisibili, gli uffici di un palazzone californiano. Da Cuernavaca, con altri clandestini, arriva Maya, sorella minore di Rosa una degli operai sottopagati, non tutelati, sfruttati, spaventati e ricattati dal caporale che supervisiona il lavoro. Poi per fortuna un sindacalista smuove le acque.
Note
Ken Loach va verso Sud e insiste, con una coerenza pervicace, a praticare un cinema militante, a sinistra, estraneo alle mode e al trasformismo. Prende a pretesto uno slogan che ha quasi cento anni e che pretende il pane e le rose per una vita migliore.
Loach e Laverty colpiscono immancabilmente con film appassionanti anche se un po' manichei e talvolta ingenui, di cui questo è un perfetto prototipo. Voto: 4 stelle (2023)
Un film assolutamente toccante. Purtroppo al mondo ci sono schiavi fortunati e meno fortunati, ma sempre schiavi di qualcuno o del sistema. Un film ben fatto, ma che dà la senzazione di un B/C-movie, per i protagonisti e per le metodiche di ripresa. 7
Loach si conferma maestro del cinema sociale, capace di raccontare come pochi le lotte degli ultimi per ottenere i diritti sociali, con semplicità, senso della misura, ironia, realismo. Voto 7/10.
Ma...perché tutti amano "introdursi", clandestinamente o meno, negli USA e nessuno si è mai neanche lontanamente sognato di trasferirsi a Cuba o in altro "paradiso dei lavoratori"?.....sul serio nessuno di voi ci ha mai pensato?
Il film è da prendere più come un documentario che ci mostri come è in realtà il sogno americano per tutti coloro ai quali l'america non permette di sognare… perfetto dal punto di vista della militanza, un po' meno per gli aspetti tecnici!
Rendiamoci conto che ciò che si vede in questo film è Vita Reale. Ciò che ci aspetta ogni giorno fuori dalla porta. Altro che Reality Show o Amici, capiate che quelle sono montature! (8)
Sto approfittando dei film di Loach disponibili su raiplay per conoscere in maniera più minuziosa questo regista che gode di una certa popolarità.
Fino a questo momento ne ho visto cinque che sono questi qui: ''terra e libertà'', ''la parte degli angeli'', ''my name is Jonas'', ''Sweet Sixteen'' e ''Bread and Roses''.
L'ultimo che ho elencato è proprio quello con il… leggi tutto
Nel 1912 il titolo di questo lungometraggio di Ken Loach non appariva sui grandi schermi, ma su dei manifesti. Parole scritte da operai tessili stanchi di dover dedicare la loro vita esclusivamente sul lavoro. Pane e rose, il minimo vitale e la bellezza, entrambi necessari per il benessere umano.
Non abbiamo, però, di fronte un film storico: Loach attraversa per la prima volta i… leggi tutto
Sto approfittando dei film di Loach disponibili su raiplay per conoscere in maniera più minuziosa questo regista che gode di una certa popolarità.
Fino a questo momento ne ho visto cinque che sono questi qui: ''terra e libertà'', ''la parte degli angeli'', ''my name is Jonas'', ''Sweet Sixteen'' e ''Bread and Roses''.
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FESTA DELLA SCHIAVITU' (EHM, DEL LAVORO)
Una festa avversata da lorsignori
abituati a possedere e comandare
avvezzi ad aver dalla vita tutto a priori
incapacitati a…
1 MAGGIO, FESTA DEL LAVORO
O del lavoro svilito e del lavoratore annichilito
L'anno scorso scrivevo un post simile.
Haymarket Square – 1 maggio – festa dei lavoratori…
FESTA DEL LAVORO?
Un piccolo sfogo dettato dalla percepita assenza di prospettive...
1° maggio.
Festa del lavoro o lutto del lavoro?
Dopo oltre due secoli di lotte, rivendicazioni,…
Stasera non sono sceso in sala. Sono sceso in piazza. Io, essere pigro e poco incline a calpestare i sanpietrini ho preso moglie per mano e figlio sulle spalle e mi sono spinto in mare. Ci sono andato per…
Oggi, inutile ricordarlo, è la Festa del Lavoro. Mai come in questo periodo il lavoro è tra i temi più discussi e sentiti. "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro....."…
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Commenti (10) vedi tutti
Rivisto volentieri dopo tanti anni rimane un bel film e purtroppo sempre attuale
commento di Artemisia1593Loach e Laverty colpiscono immancabilmente con film appassionanti anche se un po' manichei e talvolta ingenui, di cui questo è un perfetto prototipo. Voto: 4 stelle (2023)
commento di robynestaFilm di Denuncia ma ahimè assai alla lunga diventa sfiancante.voto.2. (ed è anche troppo ...) !!!
commento di chribio1Un film assolutamente toccante. Purtroppo al mondo ci sono schiavi fortunati e meno fortunati, ma sempre schiavi di qualcuno o del sistema. Un film ben fatto, ma che dà la senzazione di un B/C-movie, per i protagonisti e per le metodiche di ripresa. 7
commento di BradyLoach si conferma maestro del cinema sociale, capace di raccontare come pochi le lotte degli ultimi per ottenere i diritti sociali, con semplicità, senso della misura, ironia, realismo. Voto 7/10.
commento di alexio350Ma...perché tutti amano "introdursi", clandestinamente o meno, negli USA e nessuno si è mai neanche lontanamente sognato di trasferirsi a Cuba o in altro "paradiso dei lavoratori"?.....sul serio nessuno di voi ci ha mai pensato?
commento di argentommyIl film è da prendere più come un documentario che ci mostri come è in realtà il sogno americano per tutti coloro ai quali l'america non permette di sognare… perfetto dal punto di vista della militanza, un po' meno per gli aspetti tecnici!
commento di RageAgainstBerluscaRendiamoci conto che ciò che si vede in questo film è Vita Reale. Ciò che ci aspetta ogni giorno fuori dalla porta. Altro che Reality Show o Amici, capiate che quelle sono montature! (8)
commento di KAMANAmaro, disilluso, profondo, vero, insomma un tipico film di Ken Loach, più amaro e incazzato che mai. Bellissimo il titolo.
commento di ultrapazLoach riesce sempre a graffiare e a lasciare l'amaro in bocca. Un grande
commento di florentia viola