Regia di Woody Allen vedi scheda film
29° film di Allen. Nettamente diviso in due parti: la prima è commedia pura, con una banda di rapinatori pasticcioni in stile I soliti ignoti (ma anche con qualche ricordo dell’Allen degli esordi, quello di Prendi i soldi e scappa); la seconda è una satira sui cafoni arricchiti. Nella prima si ride parecchio; nella seconda spariscono i personaggi minori dei componenti della banda e subentra un Hugh Grant leggermente fuori posto in un ruolo apertamente negativo al di là dell’apparenza suadente: un po’ si ride ancora (es. la scena del cellulare che squilla in pieno concerto), ma il tono è decisamente diverso. Notevolissima l’interpretazione di Tracey Ullman, in una delle rare occasioni (oltre a Ti amerò... fino ad ammazzarti) in cui fa la protagonista: di fronte alla sua grande prova di commediante anche Allen, che già la conosceva per averla utilizzata in Pallottole su Broadway, ha l’intelligenza di lasciarle la scena.
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