Espandi menu
cerca
Autumn in New York

Regia di Joan Chen vedi scheda film

Recensioni

L'autore

maurri 63

maurri 63

Iscritto dal 23 ottobre 2008 Vai al suo profilo
  • Seguaci 51
  • Post 57
  • Recensioni 169
  • Playlist 13
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Autumn in New York

di maurri 63
10 stelle

Fermati, cuore. Per favore, lasciami scegliere.

 

Non ce la faccio, oggi. La smettiamo, adesso.

Così ? Mi lasci ?

Si.

 

Lo dicono tutti, uso le donne come gli spazzolini da denti.

Che poi, mica li cambio tanto spesso, gli spazzolini.

Ho visto le foglie, stasera. Cominciano a diventare gialle. E' bella la vista dalla mia cucina: ma sono solo, come sempre. Due spaghetti, via. Per tirarmi su. Invece, proprio ora non mi vanno. Li ho cucinati e li guardo: sono belli, un'opera d'arte. ma manchi tu. Che non so dove sei, come stai, con chi resti, ora,  a guardare la tv.

Ci sono giorni così, nella mia vita. Stasera, per la prima volta, ho preso in braccio il bambino di mia figlia. E' bellissimo, sai ? Mi dispiace: sono stato un padre assente. Ah, ah. Mi fai ridere, quando lo dici: "..e allora, cerca di essere un nonno presente"...Ma non si può sapere. Certo, ormai ho cinquanta anni. E vorrei esserci alla sua prima elementare; alla sua prima comunione; al suo diploma. Vorrei esserci, quando si laurea. Non è per piaggeria, che lo dico.

Guarda come cambia New York: è autunno...

 

Come erano i suoi occhi ? Dio, te ne prego, fa che non li dimentichi. E la sua faccia: bellissima, morbida. Aveva 22 anni. E li avrà per sempre. 

"Ma hai fatto tuuto quello che potevi, papà--"

No. E' una bugia. Non ho fatto tutto quello che potevo. L'ho perfino tradita. Non te l'ho mai detto, sai, che conoscevo la madre...

"E ?..."

Nulla. Solo che ho perso prima una, poi l'altra. Non sono riuscita a difenderla. "Devo andare...metto a letto tuo nipote".

 

Ecco, ora sono davvero solo. Ho i capelli lunghi; ramati, stuoli di donne si voltano a guardarmi. E sono perfino ricco. Ho una casa, al centro di New York..hai visto mai.  Non è bastato.

Avremmo dovuto correre nell'acqua di mare, sentire insieme i piedi bagnati; tirarci palle di neve; litigare e fare l'amore; scegliere il cinema sbagliato; dormire abbracciati.

Magari è solo un film che fa schifo, magari la regista sarà sbagliata. Magari non funziona nulla. Ma quando un destino è scritto, perché deve funzionare per forza ?

Mi chiamo Will Keane, mica Richard Gere! Lei ? 

Lei... è solo una ragazza del nord. Ha tagliato i capelli, oggi, ne sono certo.

Ma non ho potuta vederla.

 

Dovunque sia, sarà lei, sempre, quella che ho amato.

 

E' ora di alzarsi; devo lavorare, giù, al ristorante, anche per mia figlia, per suo figlio.

Alzo lo sguardo al cileo. Una leggera brezza mi avvolge la faccia.

Tra un po' sarà un altro autunno. A New York.

 

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati