Regia di Calvin Jackson Padget (Giorgio Ferroni) vedi scheda film
Durante la seconda guerra mondiale, in nord Africa si scontrano le truppe inglesi e tedesche. Sciaguratamente alleati dei nazisti, arrivano sul posto anche gli italiani, ma le cose volgono sin da subito malissimo per loro.
La ricostruzione storica è volonterosa, con tutti i dovuti limiti; gli interpreti sono ben assortiti e funzionano pressochè tutti; l'azione c'è e i mezzi a disposizione sono sufficienti. Queste, in linea di massima, le note positive; cosa invece non va di questo La battaglia di El Alamein? L'impostazione della sceneggiatura (Remigio Del Grosso ed Ernesto Gastaldi), innanzitutto, eccessivamente verbosa e con una ricerca di facili sentimenti che non si addice a un film di guerra; anche il necessario ritmo dell'opera ne risente e in effetti la narrazione procede in maniera abbastanza macchinosa, prolissa. Ma è comunque cinema e di serie A (zone basse della classifica), non poca cosa per un mestierante come Giorgio Ferroni (che suole firmarsi come Calvin Jackson Padget), attivo da oltre tre decenni e capace fino a quel momento di licenziare oltre trenta titoli senza lasciare alcun chiaro segno del suo passaggio; a questo lavoro seguiranno solamente tre altre pellicole, prima della meritata pensione. Ferroni veniva da una manciata di spaghetti western certo non indimenticabili, ma aveva sfornato un po' di tutto durante la sua lunga carriera; questo romanzone storico-bellico è il suo primo e ultimo prodotto di tale stampo. Uno dei suoi punti di forza, come si è detto, risiede nel cast: fra gli altri troviamo Enrico Maria Salerno, George Hilton, Ettore Manni, Nello Pazzafini, Sal Borghese (doppiato con un assurdo dialetto emiliano) e ancora l'inglese Michael Rennie, il francese Robert Hossein e il ceco Frederick Stafford; frutto di una coproduzione fra Italia e Francia, il film eccede di tanto in tanto in drammatizzazione, ma per lo meno rispetta la Storia e non cerca a ogni costo di dipingere eroi o martiri. A dire il vero, le battaglie che si combatterono a El Alamein nel corso della seconda metà del 1942 furono tre; l'apporto italiano fu presente in tutte, andando incontro a una delle grandi disfatte subite dal nostro esercito nel secondo conflitto mondiale. 4/10.
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