I genitori di tre alunni vengono convocati dalla preside di una scuola media di provincia: è successo un fattaccio, di cui i loro figli sono i responsabili. Ma è difficile da credere e da accettare. La palestra si trasforma in un’aula di tribunale improvvisata, dove ha inizio un processo feroce nel tentativo ostinato di smentire e nascondere la verità.
Note
Dal testo teatrale La palestra di Giorgio Scianna.
il disastro di una società, fuori e dentro le mura di una palestra.
fuori si gioca a pallone con una freddezza disumana, dentro ci si dispera perdendo il controllo, tentando di salvare un salvabile devastante.
Film che rappresenta una mosca bianca nel panorama attuale del cinema italiano: i personaggi sono tangibili e realistici (grossa pecca del cinema italiano di adesso) nelle loro reazioni e anche nella loro meschinità. E gli autori non hanno alcuna voglia di lasciarti la minima sensazione positiva sulla vicenda. Risultato, più che buono.
Non mi è piaciuto, lo trovo un brutto film. Inverosimile tutto il contesto anche perché viene reso noto il nome della vittima, la preside sembra imbalsamata ed un po' stupida e l'ambiente è eccessivamente decadente. Salverei solo le interpretazioni di Raffaella Rea, che non conoscevo, e Claudio Santamaria
Quattro persone, componenti due coppie e genitori di tre ragazzi, sono convocati all'interno della palestra della scuola frequentata dai figli dalla preside della stessa. Nel locale, immerso nella penombra e pieno di vecchi attrezzi, i quattro - Franco Zucca e Carmen Majano, amanti, Aldo e Rossella Stanchi, genitori di un ragazzo adottato, non hanno idea del motivo dell'invito. Le congetture… leggi tutto
Un gran bel film italiano, ottimamente recitato, su argomenti eterni di morale, società e diritto. In linea con la grande tradizione della tragedia. Una terribile immersione nei più vari tra i difetti di cui l’essere umano è capace. E in modo apparentemente legittimo: se ci sono di mezzo i figli, è come se ci fossi di mezzo io stesso. Che sono disposto a… leggi tutto
Tre ragazzini tra I tredici e i quattordici anni stuprano una loro coetanea nella palestra di una scuola media. In quella stessa palestra la preside (Mezzogiorno) convoca i genitori - una coppia (Rubini e Finocchiaro) più un padre (Santamaria) e una madre (Rea) che, peraltro, sono amanti - per denunciare l'accaduto. La reazione è quella alla quale questi tempi di una classe… leggi tutto
Piccolo e soprendente film, opera seconda di Stefano Cipani, che in questo lavoro si appoggia a un testo teatrale, "La Palestra" di Giorgio Scianna, e gioca, evidentemente, in sottrazione, muovendo la camera intorno ai cinque unici attori presenti. Il parquet di una vetusta palestra di periferia diventa quindi il palco di un teatro dove viene messa in scena la decandenza e la volgarità…
da una piece teatrale, un ottimo film di genere.
la palestra della scuola un pò acciaccata dagli anni, anche se pare, fosse già malmessa all'epoca della giovinezza di alcuni dei protagonisti, è il ring per un gioco al massacro non tanto tra il proletariato che la prole l'ha adottata e la media borghesia che invece saltella tra una relazione finita male e un matrimonio…
Tre ragazzini tra I tredici e i quattordici anni stuprano una loro coetanea nella palestra di una scuola media. In quella stessa palestra la preside (Mezzogiorno) convoca i genitori - una coppia (Rubini e Finocchiaro) più un padre (Santamaria) e una madre (Rea) che, peraltro, sono amanti - per denunciare l'accaduto. La reazione è quella alla quale questi tempi di una classe…
Quattro persone, componenti due coppie e genitori di tre ragazzi, sono convocati all'interno della palestra della scuola frequentata dai figli dalla preside della stessa. Nel locale, immerso nella penombra e pieno di vecchi attrezzi, i quattro - Franco Zucca e Carmen Majano, amanti, Aldo e Rossella Stanchi, genitori di un ragazzo adottato, non hanno idea del motivo dell'invito. Le congetture…
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CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: EDUCAZIONE FISICA
Presentato all’ultima Festa di Roma e tratto dalla pièce teatrale “La Palestra” di Giorgio Scianna, Educazione Fisica era partito col chiaro intento di essere il film che avrebbe fatto fare un bel passo in avanti al tanto bistrattato Cinema italiano.
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La preside di una scuola media convoca i genitori di tre alunni colpevoli di un fatto imperdonabile. La palestra si trasforma così in un tribunale ma credere ed accettare che i loro figli siano colpevoli di qualcosa di tanto orribile sembra impossibile, quando la rabbia e la frustrazione prende il sopravvento le conseguenze saranno irrimediabili.
Dopo i colori pastello di Mio…
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2022 - GRAND PUBLIC
Alla sua opera seconda, il regista Stafano Cipani dirige un solido noir claustrofobico contestualizzato alla difficoltà di educare i figli nel modo più consono. Un dramma che si trasforma in un thriller soffocante, ma non meno incalzante, e che si avvale di un piccolo cast di cinque grandi attori in forma straordinaria.
Nella sezione…
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Commenti (4) vedi tutti
il disastro di una società, fuori e dentro le mura di una palestra. fuori si gioca a pallone con una freddezza disumana, dentro ci si dispera perdendo il controllo, tentando di salvare un salvabile devastante.
leggi la recensione completa di zombiFilm che rappresenta una mosca bianca nel panorama attuale del cinema italiano: i personaggi sono tangibili e realistici (grossa pecca del cinema italiano di adesso) nelle loro reazioni e anche nella loro meschinità. E gli autori non hanno alcuna voglia di lasciarti la minima sensazione positiva sulla vicenda. Risultato, più che buono.
commento di silviodifedeInteressante tragedia, dai risvolti psicologici, ben girata. Unica pecca è la Mezzogiorno, che sembra non essere molto convinta di quello che fa.
commento di gruvierazNon mi è piaciuto, lo trovo un brutto film. Inverosimile tutto il contesto anche perché viene reso noto il nome della vittima, la preside sembra imbalsamata ed un po' stupida e l'ambiente è eccessivamente decadente. Salverei solo le interpretazioni di Raffaella Rea, che non conoscevo, e Claudio Santamaria
commento di Lidiano12