Regia di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne vedi scheda film
75° FESTIVAL DI CANNES 2022 – IN CONCORSO
Lokita ragazza del Benin recentemente immigrata cerca di convincere le autorità belghe di essere la sorella di un bambino (Tori) in realtà incontrato sul barcone che li conduceva in Europa e con cui ha sviluppato un rapporto di reciproca cura e proiezione che equivale a quello tra veri fratello e sorella. Li vediamo preparare insieme le risposte alle possibili domande che le sospettose autorità pongono per indagare sull'effettività del legame familiare. E cantano in coppia nei ristoranti ( anche La Fiera dell'Est di Branduardi), ma è più che altro una copertura per le attività di spaccio che svolgono per conto di biechi sfruttatori. Per sbarcare il lunario Lokita si vede costretta a rintanarsi in un seminterrato per curare la piantagione di marijuana di questi orrendi soggetti, che la prendono a sberle ogni volta che dice “voglio” e la molestano sessualmente. È sempre il fratellino, non di sangue ma d'anima, Tori a rintracciarla fin in quel buco per darle amore, forza e sostegno.
I fratelli Dardenne si mantengono sempre coerenti alla loro idea di cinema come racconto delle storie degli ultimi, con lo stile asciutto ma efficace con cui conferiscono dignità alle vicende umane di soggetti emarginati da una società ingiusta e troppo spesso spietata. La semplicità dello straziante finale, vero pugno nello stomaco senza bisogno di alcun mezzuccio od artificio emotivo, è la testimonianza che i fratelli non hanno perso il loro tocco.
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