Un macabro scherzo nel prestigioso (ma tossico) college femminile Edelvine finisce in tragedia. Qualche tempo dopo, arriva una misteriosa ragazza che sembra avere più di una parentela con gli orrendi misfatti perpetrati.
Il film è un caotico pastiche di slasher, splatter e ghost movie.
La prima mezz'ora regge, nonostante sia farcita di jumpscare abbastanza vieti per quanto efficaci. Poi evidentemente al regista, al suo primo lungometraggio dopo una prolifica attività come sceneggiatore (Frankenfish, You're Next, VHS), o è arrivata una partita di droghe tagliate male, o ha mischiato gli antidepressivi col Jack Daniel's, o è stato mollato dalla fidanzata, non si capisce, insomma il regista- scemeggiatore perde completamente la trebisonda, e inanella una serie di cazzate sfolgoranti che paralizzano ogni sospensione dell'incredulità. Dimodoché si passa il resto del tempo a dire: ma noo, ma per favore, ma davvero fate?
E l'horror si trasforma in una farsa buiaccara, fino a un finale oltre la soglia del ridicolo.
Peccato perché location, ambientazione e atmosfere erano perfette e ben curate, ma l'improbabile sceneggiatura supportata da una cagneria generale delle attrici rende impossibile ogni sorta di appello.
Ciononostante si ride, e molto, e può anche avere un suo fascino da guilty pleasure, per una sorta di ottundente voluttà del brutto.
Sicuramente, in alcuni paesi, questo film ha sostituito la pena di morte.
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