Regia di George Dunning vedi scheda film
Per molte persone che all’epoca avevano tra i 15 e i 25 anni, per la generazione che ebbe la fortuna di assistere in tempo reale all’esplosione e alla diffusione su scala mondiale del fenomeno « Beatles », questo fu e resta a tutt’oggi il più bel cartone animato mai visto, il più divertente, il più strampalato e surreale. Nel 1968, John, Paul, George e Ringo hanno cessato da quasi due anni di effettuare concerti e tournées. Il resto della loro carriera si svolgerà interamente in studio e davanti a macchine da presa o telecamere. E’ il periodo in cui il loro stile e la loro creatività raggiungeranno i massimi livelli. Basti pensare che, nel giro di pochi mesi, escono capolavori come « Sgt. Pepper » e il sommo « Doppio Bianco ». « Yellow Submarine » si inserisce puntualmente in questo contesto, riprendendo alcune delle canzoni più riuscite di LP precedenti (« Eleanor Rigby », « Lucy in the Sky with Diamonds », « When I’m Sixty-Four », « Nowhere Man »), brani all’epoca ineseguibili dal vivo, cui si aggiungono composizioni inedite e di rara bellezza (« It’s All too Much », « Only a Northern Song », « Hey Bulldog », per citare solo le migliori). Nel film, psichedelia e grafica hippy stile San Francisco la fanno da padrone. Volute multicolori in continuo movimento, fiori sgargianti che spuntano ovunque, fondi marini surreali, personaggi assurdi, buffissimi e esagerati, un guanto animato che sfascia tutto, ride, cade, insegue... Le immagini non danno tregua, le sorprese visive si susseguono a ritmo sfrenato. I quattro ragazzi di Liverpool sono disegnati in maniera caricaturale ma elegante, mettendo in evidenza i tratti caratteristici che li hanno identificati negli anni precedenti : Paul signorino un po’ leccato, John intellettuale e astratto, George distaccato e talvolta scostante, Ringo stupidino, sbadato e comico. Il sommergibile giallo protagonista non richiede alcun commento : divenne una classica icona del gruppo e di un’epoca.
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