Regia di Robert Eggers vedi scheda film
Film crudo, forte, deciso, vivo, repulsivo e affascinante.
Mi è piaciuto questo film di vendette e sentimenti forti, ambientato nel Nord Europa al tempo del Medioevo. Shakespeare incontra la brutalità di quei tempi, dove la massima aspirazione dei guerrieri era di morire in battaglia e finire nel Valhalla, dopo una vita di omicidi, stupri, abusi, una vita di merda, diciamolo, che poi finire trafitti da una spada era anche la giusta punizione. La storia è quello di un giovane principe, che assiste impotente all’omicidio del re padre per mano dello zio. Fugge e la sua vita sarà dedicata a meditare e compiere la vendetta. Bel film, crudo, epico e mitologico, se vogliamo, dove i sentimenti (odio, amore, vendetta, rabbia…) sono sempre portati all’eccesso, una tragedia che parrebbe scritta dal Bardo. E infatti la storia è un po’ quella di Amleto, non per nulla il protagonista è Amleth, il tutto è tratto dalla storia danese (vera o leggendaria); non si pensa che Shakespeare conoscesse i testi originari, ma per certo qualcosa gli giunse all’orecchio. Bello il cast, tutti molto in parte, dal protagonista, ottimo Alexander Skasrgard, alla sua bella, Anya Taylor Joy (ex Regina degli scacchi); bella la messa in scena, spesso visionaria; bello tutto, gli darò un sette. Film bocciato da FilmTv ma osannato altrove, da altra critica; purtroppo è stato un disastro al botteghino, malgrado sia piaciuto al (poco) pubblico accorso. Non mi sorprenderei se negli anni diventasse un cult movie.
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