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Io, tu, lei e lui

Regia di Florian Gottschick vedi scheda film

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La recensione su Io, tu, lei e lui

di Furetto60
4 stelle

Tra commedia e dramma: scambio di coppie. Tema intrigante, ma sviluppato male.

Quattro amici, una casa sperduta, in riva al mare; in realtà sono due giovani coppie annoiate e insoddisfatte, che hanno fatto un singolare esperimento sociale: sorta di terapia d'urto,uno scambio di partner  per  un mese, che però aveva un'unica regola: niente sesso ma solo un confronto sentimentale e platonico ;tuttavia sembrerebbe che questa clausola per niente irrisoria, non sia stata rispettata. Li vediamo alle prese con il loro quotidiano. Ben, con giacca e cravatta ma in mutande, sta preparando un provino. Poi c’è Nils che incontra dei possibili acquirenti, per vendere un appartamento. Maria che sale le scale di casa sua, carica di buste mentre è al telefono con la madre, che la rintuzza sull'argomento "figli" Janina invece è in ufficio, dove si fa un selfie,a beneficio dei  suoi profili social

Tutti  si organizzano per il week end fuori , nella casa di villeggiatura di Nils, dove devono fare il punto della situazione e capire chi ama chi. L'idea di partenza non sarebbe male, esistono diverse teorie, che affermano l'innaturalezza della monogamia dell’essere umano, ma al contempo ce ne sono altre che  aspramente giudicano questa soluzione "libertina"  molto incide il “pensiero comune”;dunque il soggetto intrigante nelle intenzioni, difetta nella realizzazione, non ci sono sviluppi interessanti e  il film diretto da Florian Gottshick risulta poco incisivo.Nell'incipit  ci sono una serie  di panoramiche fini a se stesse,prima che parta la storia vera e propria,il regista gioca con alcuni pianosequenza,per poi impantanarsi in uno split screen di dubbio gusto:  lo schermo è sempre diviso in tre parti, con l'inquadratura a sinistra in cui un personaggio dice qualcosa, mentre nelle altre due non accade in sostanza niente.
La narrazione procede stancamente, la scrittura inciampa spesso in luoghi comuni e non esprime  spunti originali, mentre la colonna sonora è anonima, con note lunghe e gravi di un violoncello in sottofondo a tratteggiare le situazioni "leggere". 

 Perfino la caratterizzazione dei personaggi è approssimativa; Maria  non vuole figli, Ben  è un attore di poco successo, Janina  è una fanatica dei social e Nils un cinico sempre pronto a fare sarcasmo. 

Il film sembra saltellare con poca convinzione  da un genere all’altro. A tratti non si capisce se sia una commedia o un dramma.Prova a fare  un focus su un tema delicato, che non è facile da affrontare, in una società come la nostra emancipata a parole, ma bacchettona nei fatti, ma ne viene fuori un maldestro gioco delle parti, molto posticcio e teatrale, per nulla verosimile, fra menzogne, doppi giochi e colpi bassi. 

 

 

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