Regia di Daniel Dahlstrom, David Gere vedi scheda film
Un produttore con idee confuse decide di passare dietro la macchina da presa, facendosi aiutare da un regista alle prime armi. Ne esce un horror veramente inguardabile, mal scritto e peggio girato.
Un antico edificio abbandonato è al centro delle attenzioni di un misterioso ospite, alla ricerca di un antico manufatto realizzato dai nativi americani. Lo stesso individuo non esita a colpire uno ad uno i componenti di un gruppo di studenti universitari, intenzionati a trascorrere una notte all'interno del locale.
"C'è onore nella morte. C'è dignità nel passare da questo mondo all'altro. Dopotutto la tragedia della vita non è la morte. La tragedia della vita è cosa lasciamo morire dentro di noi... mentre viviamo."
Il produttore David Gere decide di passare dietro la macchina da presa, affiancato da Daniel Dahlstrom, regista con un solo precedente titolo in curriculum (Pinwheel, 2017). La logica, dalla parte di chi investe per realizzare un film, è quella di contenere il budget il più possibile, cercando così di sbilanciare in maggior modo il rapporto costo/incassi, a favore del secondo naturalmente. Questo è un fatto, anche comprensibile e a suo modo logico. Poi purtroppo subentrano altri elementi, tipo la capacità e l'impegno: che possono spaziare dalla formazioni tecnica (regia, fotografia ed effetti speciali) a quella culturale (sceneggiatura). Gere, anche autore della storia, sembra essere ben poco portato in entrambi i sensi, al pari del socio firmatario di questo prodotto - in senso letterale, in quanto scarto audiovisivo - spazzatura. Burial ground massacre è un insieme di brutte immagini, a causa di una fotografia pessima e un montaggio frenetico (con ripetuti cambi di scena nell'arco di pochissimi secondi), al servizio di una sceneggiatura caotica e fuori luogo.
Siamo in campo horror ma quel che offre il lungometraggio è un continuo blaterare dei protagonisti senza che mai un discorso sia pertinente alla narrazione. Ormai i film low budget confermano che, mancando un livello selettivo (chiunque può mettere in circolazione cose come questa), la cinematografia soprattutto americana sta sprofondando sempre più nel mediocre. 100 minuti di tempo spesi nella visione sono un investimento a perdere, dato che in questo caso non funziona nulla, sotto qualunque aspetto: intrattenimento, effetti speciali, trama, recitazioni. Burial ground massacre non è un dramma, nè una commedia, non fa paura e allontana sin dall'inizio l'attenzione verso la sorte degli odiosi protagonisti.
"Nel nulla, dal nulla, ben presto ricadiamo - In nihil ab nihilo quam cito recidimus."
(Antica iscrizione latina)
Trailer
F.P. 09/09/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 100'05") / Data del rilascio USA: 03/09/2021
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta